Testimonianze archeologiche da preservare, quelle rinvenute in via Ponte Romano, resti di una domus romana che raccontano le origini della antica Colonia Iulia Turris Libisonis.

Per tutelare il patrimonio storico e culturale, emerso durante le attività di scavo a seguito dei lavori sulla rete del gas, sono stati avviati i lavori di protezione delle strutture murarie e del mosaico policromo prezioso, resti di una villa lussuosa risalente alla seconda metà del III secolo. Interventi eseguiti secondo le indicazioni e sotto la supervisione della Soprintendenza Abap delle province di Sassari e Nuoro.

La strada resterà interdetta al traffico temporaneamente per soddisfare l'esigenza di conservare il manufatto rinvenuto. Giovedì scorso l'incontro tra il Comune di Porto Torres e il soprintendente Bruno Billeci, alla presenza della referente della sede operativa della Soprintendenza di Porto Torres, Nadia Canu, degli archeologi, della ditta Italgas e dell'impresa che sta curando gli scavi.

"Una riunione in cui è emersa l'esigenza di tutelare il mosaico considerato dal soprintendente Billeci un ritrovamento eccezionale che deve essere conservato in maniera adeguata - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Derudas - con soluzioni che rendano fruibile al pubblico il manufatto, e per impedire nel frattempo eventuali intrusioni nel cantiere si è deciso temporaneamente di coprire i reperti con degli strati alternati di tessuto non tessuto e sabbia non compattati, con una crosticina di calcestruzzo povero di cemento. Un'area che verrà quindi tombata con del materiale non compattato per non destabilizzare il piano del mosaico".

Il traffico resterà bloccato per evitare danni alle strutture. "Intanto stiamo pensando di trovare dei finanziamenti - ha aggiunto l'assessore Derudas - necessari e utili a tutelare le mura antiche e il mosaico".
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