La tecnologia utilizzata a favore dell'ecologia. Si chiama "Ecoflow" ed è un materiale poroso a base di carbonio derivato da biomasse che filtra le acque di scarico delle lavatrici. È capace di trattenere sia i detriti macroscopici come capelli e fibre degli indumenti, sia quelli microscopici quali le microplastiche che inquinano i mari.

Ideato da Antonio Iacomini, Elisa Masia, Oriana Regina Pinna, Giovanni Pireddu e Gavino Vacca, Ecoflow ha vinto la III edizione del Contamination Lab organizzato dall'Università di Sassari. Il premio cnsiste in due assegni: uno da 5.000 euro e uno ulteriore da 2.500 euro messo a disposizione dal Digital Innovation Hub. Inoltre i ricercatori avranno accesso a una serie di servizi di Sardegna Ricerche.

La cerimonia di proclamazione dei vincitori si è tenuta questa sera nel teatro Civico di Sassari nel corso dell'evento "Sassari per l'innovazione" organizzato dall'Ateneo assieme al Comune di Sassari e alla Fondazione di Sardegna. Sono intervenuti tra gli altri la Sottosegretaria al ministero dello Sviluppo Economico Alessandra Todde, il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, il prorettore vicario dell'Università di Sassari Luca Deidda, il comandante del 152° reggimento della Brigata Sassari Giuseppe Rocco.

Al secondo posto si è classificato "Vernat", un liquore che ricorda il Vermouth, dal sapore originale, ottenuto impreziosendo il vino con l'aroma dallo stelo della canapa. Compongono il gruppo Andrea Farina, Elena Secchi, Antonio Sotgiu e Sabrina Striano.

Al terzo posto "Save your farm", un servizio di consulenza per le aziende agricole finalizzato alla prevenzione degli incendi. Il progetto è stato ideato da Annarita Campana, Maria Francesca Cheri, Gabriele Fara, Carmen Maffei, Antonio Poddighe ed Eugenio Porcedda.

Anche i gruppi che si sono classificati al secondo e terzo posto hanno ricevuto un assegno da 5.000 euro.
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