Cosa c'è di più bello, soprattutto durante le vacanze natalizie, di un'abbondante nevicata mentre si è in vacanza in montagna? È quello che pensano le famiglie di Iris e Diego, i due giovanissimi protagonisti di "Una nevicata eccezionale" (Il Castoro, 2019, pp. 85) graphic novel con testi di Laura Tenorini e disegni di Mirka Ruggeri. La neve, però, non accenna a smettere e in breve le due famiglie si ritrovano isolate per una violenta tempesta, senza elettricità e acqua. Scatta quindi l'emergenza e tutti devono rimboccarsi le maniche: bisogna condividere le poche risorse rimaste e superare qualche incomprensione di fondo per non rendere ingestibile la forzata convivenza. Iris e Diego, per esempio, sono praticamente coetanei ma non si sopportano minimamente anche perché in fondo non si conoscono per nulla, anche se le loro famiglie si frequentano da anni. La nevicata eccezionale diventa così un'opportunità per provare a scoprire l'altro come ci conferma Laura Tenorini:

"Nel momento in cui i membri delle due famiglie si ritrovano bloccati dalla neve hanno più tempo per concentrarsi sulla propria interiorità e per confrontarsi con le persone che hanno intorno. Tutti devono guardarsi reciprocamente in faccia. In mancanza delle distrazioni dovute al mondo esterno - allo smartphone e a Internet oppure al lavoro - il tempo si dilata, c'è spazio per conoscersi meglio. I genitori scoprono cose sui loro figli che ignoravano; Diego e Iris cominciano a superare i reciproci preconcetti. La nevicata diventa un'occasione per una crescita personale".

Mirka Ruggeri e Laura Tenorini (foto @ilcastoro)
Mirka Ruggeri e Laura Tenorini (foto @ilcastoro)
Mirka Ruggeri e Laura Tenorini (foto @ilcastoro)

All'inizio, però, la nevicata viene vissuta come una vera e propria catastrofe che rovina i piani di tutti…

"Nel libro volevamo trasmettere l'idea di quanto basti veramente poco a metterci ko nonostante tutta la nostra tecnologia e tutte le nostre conoscenze. Volevamo raccontare le reazioni di un gruppo di persone che non possono più fare quello a cui erano abituate. Non possono più muoversi, comunicare. La nevicata in sé non è nulla di drammatico però molti di noi non sono più abituati a situazioni in cui devono rinunciare alle loro abitudini. Eppure, questi impedimenti possono essere un'occasione per qualcosa di nuovo".

Ma come è stato realizzare un libro a due mani?

"Intanto io e Mirka siamo amiche e abbiamo due sensibilità diverse ma affini. Ci siamo divise chiaramente i compiti. Io la scrittura e la sceneggiatura, Mirka la parte grafica. Poi abbiamo discussa apertamente su tutto, con grande libertà. Grazie alla sintonia che c’è tra noi è stato facile intendersi e non ho avuto neppure bisogno di dare troppe indicazioni per la realizzazione dei disegni. Mirka, infatti, ha una sensibilità simile alla mia e ha saputo così rendere le ambientazioni e le atmosfere che desideravo. Questo mi è stato molto d'aiuto in questa mia prima prova come autrice".

Mirka Ruggeri ha invece realizzato altri graphic ma per adulti, ed è al suo esordio in un prodotto destinato a un pubblico di giovanissimi. Le chiediamo che differenze ha trovato rispetto ai graphic da “grandi”.

"Ogni graphic è diverso per l'ambientazione, l'atmosfera, ma non ci sono enormi differenze tra i prodotti per gli adulti e quelli per bambini. Per i primi mi è capitato di usare colori seppiati mentre per i bambini si prediligono tinte più vivaci. Lo stile del disegno invece è rimasto uguale".

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Non c'è stato bisogno di rendere i disegni più accattivanti per i bambini?

"Quello sì, ho dovuto scegliere una caratterizzazione più marcata, soprattutto dei protagonisti più giovani".

È stato difficile rendere un paesaggio dominato dal bianco della neve?

"Non particolarmente. Mi sono documentata con fotografie in modo che il paesaggio fosse il più possibile realistico. Inoltre, Laura abita tra i boschi, in un ambiente che è simile a quello che ho rappresentato nel graphic quindi è stato tutto più facile".

Ora si torna ai graphic per adulti?

"Non per forza. Sia io, sia Laura teniamo molto ai graphic per giovanissimi perché si possono raccontare storie interessanti e avvincenti anche per questa fascia d'età. A mio parere sono un bel modo per avvicinare i giovani alla lettura".
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