Aprirà ad aprile del prossimo anno BIVI, il giardino sensoriale realizzato all'ingresso di Paulilatino. Unico esempio del genere nell'Isola, è pronto a ospitare turisti, visitatori, famiglie e scolaresche.

Il progetto è frutto di un'iniziativa tutta privata, ideata e voluta da una giovane donna originaria di Paulilatino: Simona Firinu, 40 anni a dicembre. Ex assistente di volo, da diversi anni risiede a Firenze. Ma, nonostante manchi dalla Sardegna ormai da vent'anni, non ha dimenticato la sua terra e ora è pronta a mettersi in gioco con un progetto ambizioso e affascinante.

Il giardino è praticamente ultimato e nelle prossime settimane partiranno i lavori per ultimare la sua creatura: ancora da realizzare ci sono un parco giochi, l'area open fitness, l' anfiteatro, bar/ristorante , negozio e un piccolo hotel con 6/8 camere.

"Abbiamo immaginato uno spazio dove la terra e la natura tornassero tra di noi per farsi ri-conoscere. Un luogo dove soprattutto famiglie, bambini, anziani, persone diversamente abili possano godere di momenti di relax tra le 1.400 piante (oltre 190 le varietà) disseminate attraverso specifici percorsi", spiega Simona Firinu. Un ettaro di terra è stato dedicato al giardino sensoriale, pensato e progettato per stimolare i sensi attraverso l'incontro con le piante. Il percorso si sviluppa attraverso i cinque sensi. Il Giardino del tatto è caratterizzato da un percorso sensoriale tattile dato da materiali e piante che presentano diverse tipologie di superfici.

Quello del suono è collocato in uno spazio con effetti sonori: alberi e movimenti d'acqua e suoni naturali realizzati per stimolare. Per la vista è stato ideato il giardino dei colori, con piante di diverso tipo con colori e cromatismi variegati. Il Giardino dell'olfatto inviterà il visitatore a un'esplorazione olfattiva intensa, beneficiando di un'ampia qualità di piante aromatiche. Infine il Giardino del gusto è stato creato con piante da frutto e fiori commestibili.

"Desidero ringraziare l'Amministrazione comunale di Paulilatino e tutto il Consiglio che hanno fin dall'inizio accolto positivamente il mio progetto. Un ringraziamento va anche alla mia famiglia e ai miei compaesani", conclude la donna.
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