L'emozione di rivedersi con qualche anno in meno, di riconoscere amici che non ci sono più, figure che scorrono nella mente e nella storia di un quartiere.

Un filmato con immagini degli anni '70 ha raccontato la storia del Villaggio Satellite dove in tanti hanno festeggiato 50 anni di vita di un pezzo importante della città.

Una ricorrenza celebrata dalla sezione locale del Partito sardo d'Azione con un ricco calendario di eventi all'insegna della musica, dei giochi e del dibattito politico intitolato "Porto Torres. Città europea della residenza senza periferia", presentato sul palco di piazzale Lazio, con professionisti del settore che hanno approfondito tematiche inerenti l'edilizia popolare. Quella che ha realizzato "le case popolari" del Villaggio Satellite dove si sono succedute generazioni, cresciute nella periferia oggi divenuta centrale e più vicina alla città.

I veri protagonisti sono stati gli abitanti del quartiere. In programma i giochi per i bambini che si sono cimentati nella corsa coi sacchi e con l'albero della cuccagna per rievocare i tempi passati. Poi il concerto del gruppo Gitani Sassaresi e un torneo di calcio dei Quartieri Riuniti con un finale d'autore in compagnia dei Bertas.

"Con questa due giorni di festa i sardisti hanno acceso la luce dove da molto tempo regnava il buio - dicono i dirigenti del Psd'Az - hanno voluto realizzare con forza e determinazione questa due giorni di aggregazione sociale nel quartiere più popolato della città, più volte dimenticato, dove vive gente onesta che non chiede niente di speciale ma solo più decoro urbano e la considerazione che merita la gente".

Una presenza speciale è stata quella di don Salvatore Ruiu, prete di frontiera che ha vissuto intensamente i 50 anni del Satellite promuovendo iniziative di valore sociale e culturale. Dalla dirigenza del Psd'Az "un ringraziamento speciale all'uomo che per 45 anni in questo quartiere ha preso per mano intere generazioni per guidarle verso la retta via".
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