Da ritratti di personaggi del calibro di don Oscar Rodriguez, ai manicaretti iglesienti dell'anno mille al pane della tessera degli anni '40 del '900 passando per le servitù militari, le storie di speciali lavoratori di miniera quadrupedi come muli e cavalli o le ragioni per cui Iglesias possiede l'isola amministrativa di San Marco, che ora invece di produrre esplosivi per gallerie li usa mette a punto bombe che armano lo Yemen.

Queste e molte di più sono le curiosità raccontate nei 13 incontri della Scuola civica di storia di Iglesias che parte domani alle 21 in piazza Municipio.

Il debutto è affidato a Paolo Amat di San Filippo che ha trovato "Termini di stampo tedesco nel Breve di Villa di Chiesa".

La magia delle conversazioni che portano il rigore della ricerca scientifica in conversazioni piacevoli da ascoltare anche in una notte d'estate dura 12 anni. Un'idea partita dall'amministrazione Carta per dare qualche nozione in più a operatori e commercianti, primi punti di riferimento per le domande dei turisti. Ha conquistato tutta la città tanto che in periodo commissionale è stata adottata dai relatori che continuano a portarla avanti gratis e da volontari.

"La Scuola civica di storia non è solo per gli iglesienti", spiega Sebastiano Forteleoni che con Grazia Villani coordina la manifestazione. "Se Iglesias perde la cultura siamo alla fame, l'interesse è cresciuto e cresce. Alla città la cultura piace: l'insurrezione che hanno suscitato le fioriere in centro storico non si è vista neanche per le questioni che ci hanno tolto la Sanità. Lì si trattava di arte che una delle forme di cultura. Vogliamo raggiungere anche i turisti per questo i primi incontri saranno all'aperto alle 21 in piazza municipio".

IL COMUNE - Dal Centro direzionale ci sono notizie rassicuranti per la proposta di garantire l'iniziativa con un fondo del bilancio e la stampa degli atti. Lo aveva chiesto Luigi Biggio con una mozione in commissione Cultura da novembre.

L'assessore Claudia Sanna dà pieno sostegno. "Ci lavoriamo dall'insediamento. È un'iniziativa alla quale riconosco qualità e spessore e per il Comune è anche a costo zero con un ritorno, per contro, immenso. Progettiamo di coinvolgere i ragazzi: investire nella cultura è investire nella crescita della città".

IL PROGRAMMA - L'11 luglio ci sarà Damiano Vacca ("Messaggi dall'altra Iglesias is bonus cunsillus di Dismas Bernardino"), il 25 Simone Cara ("Le servitù militari nello scenario italiano: il caso Sardegna"), l'8 agosto Giampiero Vacca ("Problemi di paleontologia della Sardegna: l'antico popolamento del sud ovest") mentre il 22 tutto si sposta in sala Branca alle 18 con Fabio Manuel Serra e "La chiesa dell'età bizantina: liturgia e culto dell'alto medioevo". Settembre continuerà il 5 con Antonello Secci ("San Marco di Serbellesi genesi dell'isola amministrativa di Iglesias") e il 26 con Nuccio Guaita ("Don Oscar Rodriguez: ritratto di gentiluomo"). A ottobre altre punte di diamante come il 3 Luciano Ottelli ("Racconti di cavalli e muli in miniera"), il 17 Celestina Sanna ("Razionamento e tesseramento dei generi alimentari, vestiario e non solo negli anni '40) e il 31 Sebastiano Forteleoni ("Uno strano usuraio"). Il 14 novembre ci sarà Maria Teresa Defraia ("Tucte cose manicatje: scambio di merci e alimentazione a Villa di Chiesa tra il mille e 1300"), il 28 Simone Andrea Deffenu ("La SS 126 per Fluminimaggiore"). Come tradizione chiuderà Grazia Villani il 12 dicembre con "Iglesias oscura de forti dolori cento anni dopo l'11 maggio 1920".
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