Un appuntamento, a ottant’anni dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia, e che nasce con il meritorio obiettivo di ricordare le figure di tre docenti – Doro Levi, Alberto Pincherle e Camillo Viterbo – espulsi proprio nel 1938 dall’Università di Cagliari a seguito delle disposizioni del regime fascista.

All’iniziativa, in programma domani a Cagliari, parteciperanno i due figli del professor Pincherle, Giovanni Alberto e Marcella.

L’iniziativa, a cura del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio, è stata annunciata la settimana scorsa dal rettore Maria Del Zompo, quando in un incontro pubblico aveva dichiarato che l’Ateneo avrebbe chiesto perdono “per aver espulso nel periodo delle leggi razziali tre docenti perché ebrei”.

L’inizio dell’incontro, che sarà coordinato dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna Francesco Birocchi, è fissato per le 17 con gli interventi del Rettore su “L’importanza di un ricordo” e del direttore del Dipartimento, Francesco Atzeni, su “Le leggi razziali del 1938: il caso dell’Università di Cagliari”.

A seguire, alle 18.30, l’inaugurazione della mostra allestita per l’occasione nell’atrio del Palazzo del Rettorato, e che espone per la prima volta documenti dell'Archivio storico dell'Ateneo, dell'Archivio Centrale dello Stato e dell'Archivio di Stato di Cagliari.

(Unioneonline/v.l.)
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