Abusivismo e rischio idrogeologico: un binomio che, in molte zone italiane, si è rivelato mortale in occasione dell'ondata di maltempo che ha sferzato la Penisola nelle ultime settimane, da nord a sud.

E anche in Sardegna le cose non vanno bene.

Anzi, stando ai dati ufficiali Ispra, l'Isola è una delle regioni in "maglia nera" per quanto riguarda abusi e pericoli connessi.

Basta guardare i numeri: sono circa 26mila gli edifici abusivi o non a norma, per complessivi 700 chilometri quadrati di territorio, dove risiedono oltre 72mila persone.

Situazioni note, ma il processo di risanamento va a rilento.

In 14 anni, infatti, su 2.538 edifici abusivi individuati, solo 491 sono stati abbattuti. 35 all'anno. Colpa anche della burocrazia.

Che fare, dunque?

"Una soluzione potrebbe essere quella di cambiare le compenteze, consegnandole alla Regione oppure alle Procure", spiega Fabrizio Porcedda, della Commissione Idraulica dell'Ordine degli Ingegneri di Cagliari, intervistato dal Tg di Videolina.

(Unioneonline/l.f.)
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