Sale a sei il numero delle persone coinvolte nelle indagini sull’efferato delitto del lago Omodeo, dove un mese fa è stato ucciso il 18enne di Macomer Manuel Careddu.

Da questo pomeriggio c’è un nuovo indagato: si tratta di Nicola Caboni, 21 anni, di Ghilarza.

È rinchiuso in stato di fermo nel carcere di Massama.

Secondo gli inquirenti il giovane non avrebbe preso parte materialmente all’omicidio del coetaneo, ma sarebbe coinvolto nella fase dell’occultamento del cadavere.

Nicola Caboni è stato accompagnato dai carabinieri di Ghilarza nella mattinata al Comando provinciale dell'Arma a Oristano.

Qui è stato sentito dagli investigatori del reparto operativo guidati dal colonnello David Egidi e coordinati nella complessa indagine dal procuratore capo Ezio Domenico Basso.

L’interrogatorio di Caboni, assistito dall’avvocato Marcello Sequi, è durato diverse ore.

Nelle intercettazioni della microspia installata nell’auto di proprietà del padre di uno de gli arrestati, era stata accertata la presenza, ma non l’identità di un sesto giovane.

In questi giorni i carabinieri hanno ricostruito la vicenda, ipotizzando il coinvolgimento del 21ennei nella fase di occultamento del cadavere di Careddu, ritrovato dopo due settimane di ricerche in un terreno nella disponibilità della famiglia di Maurizio Fodde, nell’agro di Ghilarza.

Nelle prossime ore è atteso il responso del dna per ufficializzare l’identità del corpo.

Intanto, è probabile che i funerali di Manuel si celebrino venerdì a Macomer, dove è in programma anche una fiaccolata organizzata dal comune per ricordare il giovane.

Elia Sanna

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