"Un accordo storico".

È così che Alexis Tsipras e Zoran Zaev, rispettivamente premier di Grecia e Macedonia, hanno definito l'accordo raggiunto sul nome del Paese nato 27 anni fa: Macedonia del Nord.

Dal 1991, infatti, anno in cui la Macedonia è diventata indipendente staccandosi dalla Jugoslavia, la controversia sulla denominazione non era mai stata risolta.

Atene ha sempre considerato la scelta del nome Macedonia come una sorta di rivendicazione sulla propria regione settentrionale che porta lo stesso nome, accusando tra l'altro i vicini di volersi appropriare della memoria di Alessandro Magno il macedone.

Dopo anni di tensioni e di falliti tentativi di mediazione sotto l'egida dell'Onu, la svolta diplomatica è arrivata all'inizio dell'anno. A far ripartire la trattativa è stato un incontro a fine gennaio, a margine del forum economico di Davos, fra Tsipras e il primo ministro macedone, Zoran Zaev.

Ora l'accordo sul nome, che dovrà essere inserito nella costituzione del Paese balcanico, renderà possibile la sua adesione all'Alleanza atlantica, a cui finora le autorità greche si erano sempre opposte: "Riteniamo che la Macedonia riceverà l'invito a diventare il 30esimo paese membro della Nato in occasione del suo summit del 12 luglio", ha detto Zaev.

(Unioneonline/D)
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