La Corte d'Assise di Varese ha condannato all'ergastolo Stefano Binda per l'omicidio di Lidia Macchi, la studentessa di 19 anni trovata uccisa con 29 coltellate nel gennaio del 1987 in un bosco a Cittiglio, nel Varesotto.

I giudici hanno accolto la richiesta del sostituto procuratore Gemma Gualdi.

Binda è considerato l'unico responsabile del delitto.

Arrestato nel 2016, il 50enne - ex compagno di scuola di Macchi e come lei all'epoca vicino a Comunione e Liberazione - si è sempre dichiarato innocente.

Il principale indizio utilizzato contro l'imputato è un componimento dal titolo "In morte di un'amica", di cui Binda sarebbe l'autore secondo una testimone.

La poesia è stata trovata in una lettera anonima recapitata ai genitori di Lidia pochi giorni dopo la sua scomparsa.

Nelle carte dell'inchiesta sul caso era stato citato anche un prete di origine sarda, don Giuseppe Sotgiu, che all'epoca dei fatti era ancora laico.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata