"Cara Unione,

questo è uno dei periodi in cui il consumismo sta crescendo notevolmente, ed è, a mio parere, un problema ben più grave di quanto possa apparire.

Se si pensa che siti come Amazon, Wish, Shein e quant’altro, possano giovare un risparmio nelle nostre tasche, si percepisca infatti almeno che, così facendo, si mettono automaticamente e indirettamente in ginocchio piccoli negozi e imprese di persone che hanno fatto tanti sacrifici per arrivare a quel determinato lavoro.

Il problema più grande è il fatto che non si prenda coscienza della gravità inaudita di questo fenomeno. Ciò che percepisco io, è semplicemente che per un ordine d’un oggetto anche del valore di pochi euro, si attiva un ciclo di lavoro mostruoso di cui spesso non abbiamo idea.

Bisognerebbe forse provare, per quanto possibile, a ridurre questo fenomeno, cercando di non abusarne.

Per concludere, citerei dei versi di Fabrizio De André, tratti dalla prima versione della 'Canzone del maggio', assolutamente pertinente al tema di cui parlo: 'Lo conosciamo bene il vostro finto progresso, il vostro comandamento ama il consumo come te stesso!'.

Un inno contro coloro presi dalla bramosia del denaro, da una visione della vita individualistica, dalla voglia irrefrenabile di consumo e potere.

Ho sempre pensato che l’indifferenza sia complicità.

Allora, mi permetto di esprimere, pubblicamente, la mia umile idea e visione".

Gabriele Baldino – Sassari

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