"Cara Unione,

premetto che sono nato e vivo a L'Aquila, e non sono tifoso né della Roma né del Cagliari.

Da ex innamorato del calcio, però, resto senza parole nel leggere che la Roma farà ricorso contro squalifica e multe, ma ancor di più che le ritiene eccessive perché Fonseca, 'dopo', ha chiesto scusa.

A mio avviso doveva avere, però, ben più di due giornate e il ds Petrachi andava severamente punito. Non parliamo, poi, del preparatore atletico non tesserato che stava in campo.

Comodo chiedere scusa dopo, quando già si sono aizzati i tifosi più antisportivi con una protesta isterica e ingiustificata contro i giudici di gara.

Ho quasi 70 anni, e di questo calcio ho la nausea. Mai visto niente di simile in Inghilterra.

Per concludere, se posso, una battuta. L'unica cosa giusta che ho sentito è che il calcio non è sport per signorine. Siamo obiettivi, certo che le donne hanno tutto il diritto di giocarci, ma non quello di 'pretendere' di essere allo stesso livello del calcio maschile. La considerazione si conquista, non si ottiene con manovre pubblicitarie per imporre qualcosa all'attenzione del pubblico.

Cordiali saluti".

Franco Taccia - L'Aquila

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