"Cara Unione, dopo un anno di battaglie siamo arrivati a fine anno accademico senza alcun di miglioramento.

Abbiamo cercato, come rappresentanti, in tutti i modi, sin dall'inizio dell'anno, di far presenti tutti i problemi che ci sono stati e che continuano ad esserci nella Casa dello Studente di via Biasi a Cagliari.

Abbiamo compreso i problemi legati alla macchina amministrativa, lenta e ingarbugliata.

Restiamo però del parere che un qualcosa in più per gli studenti che si ritrovano a sopravvivere all’interno di queste strutture si potesse fare.

Ci ritroviamo amareggiati nel constatare l'invivibilità della casa, mancanze di servizi che erano inefficienti sin dall’inizio ma che, col passare del tempo, si sono aggravati, e non staremo qui a fare un elenco in quanto siete già a conoscenza di essi.

Lavatrici rotte, piastre guaste e mai sostituite: sono solo alcuni dei disagi che i ragazzi si trovano ad affrontare.

Con l'arrivo del grande caldo la situazione è notevolmente peggiorata.

I condizionatori nei box studio sono bloccati da più di tre anni in attesa di un intervento del tecnico.

In questo contorno di menefreghismo e di continui proclami, chi dovrebbe lavorare per garantire il diritto allo studio non lo fa.

A pagarne le conseguenze sono sempre gli studenti in difficoltà che non possono permettersi di pagare una casa.

Per il prossimo anno accademico, inoltre, i posti alloggio saranno ulteriormente ridotti vista l'inagibilità di ben 15 stanze doppie (30 posti letto in totale).

Una situazione inverosimile nell'epoca in cui il diritto allo studio dovrebbe essere tutelato e valorizzato. Ordinaria amministrazione o ordinario menefreghismo?

Come rappresentanti abbiamo alzato più volte la voce ma nulla è cambiato".

Stefano Carcangiu

Laura Deidda

(Rappresentanti della Casa dello studenti di via Biasi, Cagliari)

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

"La lettera dei due studenti esprime certamente un disagio reale sulla situazione logistica della casa dello studente di via Biasi a Cagliari.

Tali disagi vanno da problemi semplici quali lavatrici guaste e piastre elettriche non funzionanti, ai condizionatori inefficienti. Ma soprattutto evidenziano l'inagibilità di 15 stanze doppie.

È sicuramente tutto vero, i disagi ci sono e, in alcuni casi, perdurano da tempo.

L'Ersu, che ha il compito di dare risposte concrete a queste situazioni, ha combattuto da tempo per avere i necessari finanziamenti visto che la struttura di via Biase, in particolare, inizia a presentare importanti segnali di invecchiamento.

Alla fine del 2018 sono stati acquisiti i finanziamenti più importanti con i fondi del Patto per la Sardegna - Fondi di Sviluppo e Coesione per 1.900.000 euro.

Con tale somma si potrà riportare l'edificio alla sua efficienza originaria per i 120 studenti previsti.

Il progetto per i lavori è stato affidato a dei professionisti che presenteranno gli elaborati entro il mese di settembre ed i lavori verranno affidati all'impresa che si aggiudicherà l'appalto entro la fine di quest'anno.

I lavori verranno articolati in maniera di impedire la chiusura della sede e cerare il minimo disagio per gli studenti ospitati.

Nel frattempo è impegno di questo ente risolvere nel breve/brevissimo termine i malfunzionamenti puntuali che interessano le lavatrici, le cucine e, soprattutto, gli impianti di condizionamento".

Il presidente, Michele Camoglio

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