"Gentile redazione,

sono un insegnante e da tempo seguo con attenzione la 'battaglia' del maestro Scano contro l'utilizzo del Registro elettronico per la tutela della privacy dei suoi alunni.

Premesso che conosco personalmente il maestro in questione e che nutro per lui il massimo rispetto per la sua serietà e professionalità, premesso inoltre che personalmente ritengo il Registro cartaceo più economico e semplice da utilizzare, è da precisare che quest'ultimo non è sinonimo di maggiore custodia dei dati sensibili/personali degli alunni.

A tal proposito sono da ricordare i numerosi casi di Registri dati alle fiamme o sequestrati alla scuola da ragazzi più o meno annoiati. E che dire allora dei compiti in classe che abitualmente vengono corretti dagli insegnanti nella serenità della quiete domestica?

Il portale in questione che gestisce il Registro elettronico invece è un'azienda che gode di numerose certificazioni e nella quale, come da Regolamento europeo, vi è un titolare e un responsabile (conosciuti), del trattamento dati.

Infine, esiste un regolamento di istituto deliberato dal Collegio dei docenti che va seguito così come fanno tutti gli altri docenti: 'Dura lex sed lex'".

Carlo Pozzo - Cagliari

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