A55 anni suonati Joe Perrino torna al suo vecchio grande amore: la musica sixties. Lo fa con The Mellowtones, i compagni di viaggio di un tempo. I nomi sono cambiati, ma non lo stile psichedelico che ha sempre contraddistinto la band cagliaritana. Nicola Macciò (così è scritto sulla carta d'identità) è un animale selvaggio da palcoscenico che torna alle origini rispolverando un classico del suo repertorio, "The Twilight" e proponendo in perfetto stile beat "Magical Dangerous Journey" un viaggio all'inferno alla ricerca di una colonna portante del gruppo scomparsa negli inferi durante una festa: il bassista Mario Loi. Viaggio interrotto da un'altra scomparsa prematura, quella del chitarrista Carlo Camerota.

Le liriche sono costruite sullo sferragliare di un vecchio organo Farfisa e sulle note taglienti di una chitarra assecondata dal ritmo di basso e batteria. Il risultato, come sempre, è accattivante: quattro coloratissimi vinili (nero, giallo, verde e blu) a 45 giri prodotti dalla For Monsters Records, distribuiti in Italia dalla Goodfellas di Roma e in Sardegna dalla Lybis e già in distribuzione nei negozi di dischi e online. - Joe, come si è generata l'idea del vinile? "E' una proposta per veri cultori del rock, anche perché per ascoltarlo è necessario un piatto e non tutti ne possiedono uno. L'idea è nata un paio di estati fa quando io e Carlo Camerota (uno dei fondatori dei Mellowtones) siamo andati a vedere un concerto dei Not Moving. A fine serata ci siamo detti: perché non ci rimettiamo insieme e continuiamo a divertirci?" - Detto fatto? "No, perché nel frattempo Mario Loi l'altra colonna portante della band era morto e l'idea di riunirci era finita in stand-by" - Un progetto che non poteva rimanere incompleto "Sì, io e Carlo lo abbiamo rispolverato, proponendo un viaggio immaginario all'inferno proprio alla ricerca di Mario che era sparito durante una festa". - Sfidare il diavolo è pericoloso? "Carlo aveva fatto appena in tempo a elaborare il riff e la strofa di Magical Dangerous Journey che in questo viaggio sonoro appena iniziato c'è rimasto anche lui". - Il destino e due amici morti non ti hanno fermato? "No, il ritornello e il bridge erano già pronti. Il resto l'ho portato a termine con Nello Argiolas, batterista della formazione originale; Flavio Piga, tastierista e compagno di avventure in "Canzoni di malavita"; Fabrizio Rizzu, chitarrista e animatore della scena beat sarda; Gianfranco Liori, scrittore e bassista di una delle ultime formazioni di Joe Perrino & The Mellowtones". - Lo stile è sempre lo stesso? "Inconfondibile, è il nostro sound. Il pezzo giusto per iniziare nel migliore dei modi la giornata. La giusta carica di energia condita da un tuffo nei sixties. Un ritorno al passato con orgoglio, un beat da club, danzereccio. Una canzone del buonumore". - Il lato B spesso è il più bello. "The Twilight è il brano con cui, nel 1985, abbiamo vinto il primo festival di Radio Flash, organizzato in modo magistrale da Francesco Abate ed Enrico Spanu. Un pezzo che non è mai entrato in sala di registrazione. Per questo abbiamo deciso di rispolverarlo e dargli vita su disco". - E' un brano meno aggressivo? "Sì, decisamente. Diciamo che è una ballata, molto erotica e riflessiva". Fabrizio Rizzu, 56 anni, portati da rocker è la colonna sonora dei nuovi Mellowtones. "Ho preso il posto di Carlo Camerota, rimandando di alcuni anni un destino evidentemente già scritto visto che avevo provato con Joe Perrino molto tempo fa". - Una vita nella musica indipendente - "Siamo rimasti in pochi a portate avanti un credo fatto di rock. La voglia e l'entusiasmo sono gli stessi degli anni '80.

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