Alla scoperta di Carlo De Carli, padre del primo insediamento turistico della Sardegna
Il grande architetto alla fine degli anni Quaranta progetta a La Caletta di Siniscola il Villaggio Milano, riproposto ora in una interessante esposizionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Prima della creazione della Costa Smeralda c’è il Villaggio Milano, disegnato a La Caletta, sul litorale di Siniscola, da Carlo De Carli, architetto e designer di fama internazionale. Sbarca lì nel 1948, chiamato dal conte Guido Binda Arrivabene tramite la società Immobiliare La Caletta di Elio Fronzaroli, per progettare, assieme ad Antonio Carminati e Marco Comolli, il primo insediamento turistico della Sardegna. De Carli concepisce nove villette e un albergo lungo il canale Vivarelli, che attraversa tutta la frazione e la collega con più ponti realizzati agli inizi del Novecento. Si ispira a un’idea di razionalismo ben lontana dalla cementificazione disordinata esplosa dagli anni Sessanta in poi che porta di fatto ad abbandonare la visione del grande architetto impegnato a cercare un equilibro tra la bellezza, la tutela ambientale e la valorizzazione del paesaggio. I primi lavori del suo progetto terminano nel 1951. Ora resta ben poco del Villaggio Milano: solo qualche piano terra e piccoli brandelli murari. Il complesso viene stravolto nel tempo, reso irriconoscibile con ampliamenti e colate di cemento: le case con piccoli giardini non sopravvivono se non nel progetto di chi le concepisce. La memoria storica, però, aiuta a cogliere l’occasione perduta e a dare consapevolezza sugli eccessi del passato nel nome di una rigenerazione urbana che ora piace, almeno come idea da recuperare.
L’occasione arriva con una mostra che dà merito al padre del Villaggio Milano. L’esposizione, che visto il successo di visitatori resta aperta fino al 31 ottobre, nell’ufficio turistico di via Sauro a La Caletta, racconta la ricca esperienza professionale, artistica e accademica di una figura di peso sull’evoluzione moderna della valorizzazione del paesaggio e della bellezza che lo circonda. Tante immagini e documenti, messi a disposizione dall’Archivio Carlo De Carli, mostrano i cambiamenti urbanistici di un borgo che nel secondo dopoguerra perde la dimensione rurale ed è proiettato verso una nuova fisionomia, nel nome di un turismo ancora da inventare.
La mostra viene inaugurata il 20 settembre con una intensa giornata di riflessioni organizzata nella sede della Capitaneria di porto di La Caletta: ospiti docenti del Politecnico di Milano e dell’Università di Cagliari, affiancati da studiosi e geologi, impegnati a ricostruire l’esperienza di uno degli architetti più importanti del suo tempo nel panorama internazionale.
“Villaggio Milano di Carlo De Carli. L’eredità del primo insediamento turistico della Sardegna per la rigenerazione del territorio e la valorizzazione del paesaggio a La Caletta di Siniscola”, titolo della mostra, è il risultato di un’iniziativa promossa dal Centro studi Luigi Oggiano di Siniscola e dalla Rete di imprese La Caletta, finanziata dai Comuni di Siniscola e Posada, dall’Unione dei Comuni del Montalbo e dalla Provincia di Nuoro con il sostegno della Regione.
«L’idea – spiega Antonello Pipere, presidente del Centro studi Luigi Oggiano – è nata nell’ambito delle attività di studio svolte per i 40 anni del Circolo nautico di La Caletta, fondato nel 1983». Così dopo il lungo oblio Siniscola riscopre il progetto pionieristico di De Carli, nato nel 1910 e morto a Milano nel 1999, docente e preside della facoltà di Architettura dove insegna fino al 1986, teorico della continuità tra architettura e natura, protagonista del rinnovamento dell’arredamento simboleggiato da iconiche sedie di design e accompagnato dal premio Compasso d’oro.
Con il convegno e la mostra gli organizzatori pongono «la necessità di riproporre oggi un’idea di recupero di una realtà urbanistica come quella pensata da De Carli a La Caletta che negli anni ha subito forti e radicali manomissioni. Un’idea che ponga il problema della riqualificazione e della rigenerazione urbana e alimenti l’interesse delle comunità e degli amministratori locali, affinché si sviluppino nuovi percorsi progettuali in tal senso». Quasi un laboratorio per il futuro.
«De Carli vuole evitare una successione di casette perseguendo invece un’immagine di unitarietà in cui l’architettura sia complementare al paesaggio», viene spiegato nel percorso espositivo di La Caletta a proposito del progetto originario che suscita un grande interesse tra i visitatori. E poi: «L’esperienza del Villaggio Milano ha permesso a De Carli di realizzare in Sardegna uno dei capisaldi teorici della sua architettura, ossia la continuità con la natura». Un’idea pionieristica al tempo, diventata una scommessa. Oggi, dopo la corsa ai lotti da cementificare, vale come una lezione, almeno sulla necessità di governare lo sviluppo urbanistico e la crescita economica.