In Australia Djokovic cerca lo Slam numero 25
Il serbo vuole fare la storia. E Sinner insegue il bisPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’estremo tentativo di Novak Djokovic di ottenere il 25esimo torneo del Grande Slam, il ritorno sul campo di Nick Kyrgios, l’attesa per l’esordio a Melbourne del campione uscente Jannik Sinner che quest’anno ha molto da perdere. L’inizio di questa nuova stagione del tennis è già scoppiettante. L’ex numero 1 Djokovic non ha alcuna intenzione di appendere la racchetta al chiodo. Dopo la rinuncia alle Atp Finals aveva annunciato di puntare a un ottimo inizio di stagione. L’ha ribadito in questi primi giorni in Australia: «Sono ancora motivato a vincere gli Slam e a fare la storia. Questo è uno dei motivi principali per cui ho chiesto ad Andy (Murray ndr) di lavorare con me: ho ancora grandi progetti, quindi finché sarà così, continuerò ad andare avanti». Intanto, a Brisbane ha deciso di giocare il doppio proprio con Kyrgios, uno dei giocatori più critici con Sinner per il caso Colstebol.
Sarà anche per questo che il campione serbo, incalzato dalle domande dei giornalisti, a Brisbane si è ritrovato a parlare di doping. Dando un colpo al cerchio («penso che Nick abbia toccato alcuni punti giusti quando si tratta di trasparenza e incoerenza con i protocolli») e uno alla botte («conosco Jannik da quando era molto giovane, quindi non mi sembra il tipo di persona che farebbe una cosa del genere»). E definendo «frustrante, per me e tanti altri giocatori, il fatto che della sua positività non si è saputo nulla per cinque mesi». Infatti, «il problema è la trasparenza, perché alcuni aspettano che il loro caso venga risolto da un anno. L’Atp non ha spiegato bene il motivo per cui hanno mantenuto il riserbo. Poi abbiamo avuto il caso di Simona Halep e poi quello di Iga Swiatek e non è una bella immagine per il nostro sport. Abbiamo alcuni giocatori non di primo piano che aspettano da oltre un anno che il loro caso venga risolto, quindi il problema è l'incoerenza».
Il numero uno del mondo altoatesino, da parte sua, ha deciso (come Carlos Alcaraz) di saltare i tornei preparatori dell’Australian Open. E intanto ha incassato un altro riconoscimento: il suo nome - insieme a quelli del neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump e del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che però sul podio virtuale gli sono dietro - è tra i più cercati nel 2024 sul portale treccani.it che conta oltre un milione di pagine visitate al giorno. Interesse comprensibile, visti i risultati. Prima di arrivare in Australia il 2 gennaio, Sinner non ha rinunciato alla classica sciata di Natale con gli amici sulla pista Belvedere al Plan de Corones. Prima di Melbourne (in programma dal 12 gennaio), solo un match di esibizione con Alexei Popyrin il 7.
Quanto a Kyrgios, l’esordio dopo due anni fuori dai campi non è stato dei migliori. Un ritorno a due facce, il suo: la vittoria in doppio con Djokovic e la sconfitta in singolare, anche per il riacutizzarsi di un dolore al polso che ha messo subito a rischio la sua presenza a Melbourne.