Un progetto per provare a realizzare il sogno di un’isola che vuole vivere grazie ed esclusivamente all’energia pulita. Per tanti è un sogno irrealizzabile ma c’è invece chi, a Carloforte, ha deciso di tentare di trasformarlo in realtà. Una realtà green che sta pian piano prendendo forma.

San Pietro, infatti, è una delle tre isole che partecipano al Progetto React insieme all’isola di Aran (Irlanda) e all’isola de La Graciosa (Spagna). Tre siti pilota dove la sperimentazione, avviata quest’anno, servirà a progettare nuovi modelli di consumo energetico – spiega in una nota l’amministrazione comunale guidata da Tore Puggioni - verranno poi implementati e valutati in isole più grandi come Maiorca (Spagna), Gotland (Svezia), Lesbo (Grecia), l’isola di Wight (Inghilterra) e La Riunione (Francia).

Il progetto React durerà quattro anni e coinvolge 23 partner di 11 paesi europei coordinati da Veolia. I partner italiani sono guidati da R2M Solutions e R2M Energy e comprendono il Comune di Carloforte, Midac, Mitsubishi Electric R&D Centre Europe (Merce-Uk) e Mitsubishi Electric Europe-filiale italiana. Finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europe, il progetto mira ad aumentare la sicurezza energetica e migliorare la sostenibilità energetica e ambientale delle isole.

Nel giugno scorso, a Carloforte, è scattata la fase operativa della sperimentazione: sono stati installati e messi in servizio i primi tredici sistemi di accumulo di energia, con una potenza complessiva di 126 kWh. “Questo è il primo passo verso la piena implementazione del progetto nell’isola di San Pietro – si legge nella nota - che ora completerà con l’installazione di ulteriori batterie e pompe di calore in vari edifici pubblici e residenziali.

Il centro di Carloforte (foto S. Piredda)
Il centro di Carloforte (foto S. Piredda)
Il centro di Carloforte (foto S. Piredda)

Gli impianti installati sono principalmente composti da pompe di calore che forniscono sia riscaldamento che raffrescamento, accoppiate a batterie che immagazzinano l’energia prodotta da fonti rinnovabili, permettendo di spostare i picchi di consumo energetico e allo stesso tempo consentendo una maggiore flessibilità. L’installazione di queste tecnologie contribuirà alla formazione di una comunità di energia rinnovabile, portando una riduzione del costo dell’elettricità per i membri della comunità, aumentando la quantità di energia auto consumata e avvicinando l’isola all’indipendenza energetica dalla terraferma.

In giugno l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Carloforte, Stefano Rombi, aveva spiegato che la scelta degli edifici su cui iniziare era avvenuta a seguito di una manifestazione d’interesse. Erano stati cercati privati disponibili a partecipare al progetto. In tutto trenta gli edifici, tra case private ed alberghi, avevano aderito all’idea sommandosi agli edifici pubblici già inseriti nel progetto pilota. “Con questi strumenti l’energia prodotta in eccedenza dagli impianti fotovoltaici durante le giornate di sole può essere accumulata e utilizzata anche in giornate meno soleggiate. Siamo soddisfatti della grande partecipazione. – ha spiegato Rombi - visti gli effetti concreti del progetto nella quotidianità di chi ha aderito inizialmente, c’è stato poi un traino per ulteriori adesioni nella comunità”. Adesioni che potranno aumentare ancora.

L’installazione, si legge ancora nella nota del Comune - è accompagnata da una piattaforma di gestione dell’energia che permetterà a ciascun utente di conoscere le proprie abitudini di consumo energetico e migliorare la propria efficienza energetica in modo semplice e interattivo.

Per creare un punto di contatto tra gli isolani e il progetto è stato creato un gruppo aperto nel social network Facebook (per arrivarci  l’indirizzo è https://www.facebook.com/SanPietroREACT/) che permetterà agli abitanti (e non solo) di porre domande, condividere informazioni, accedere a contenuti su come risparmiare energia e scoprire le ultime novità sul progetto. Tramite la partecipazione attiva la comunità di San Pietro avrà a disposizione le conoscenze e gli strumenti necessari per diventare un’isola energeticamente indipendente”.

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