Intrecciato. Il lessico di Jorge Eielson e della sua Fiber Art ha inaugurato il Mab di Bari Sardo. “Un mondo arcaico di purissime costruzioni geometriche, di millenari silenzi, ma anche di brulicanti scorci di macchia mediterranea, d’inebrianti profumi di erbe e ginepri, di ombrosi ulivi, frutti e sapori che, uniti allo splendore del mare, costituiscono uno dei luoghi più belli del pianeta“. Così Jorge Eduardo Eielson (Lima, 1924 – Milano, 2006) descriveva Bari Sardo, il paese del suo compagno, l’artista Michele Mulas, buen retiro delle estati in una casa in campagna, lontano dalla frenesia delle grandi città internazionali dove li portava il loro lavoro, New York, Parigi, Milano, Lima.

Nel segno di Eielson, di cui ricorre il centenario dalla nascita, sepolto insieme a Mulas nella sua terra adottiva, il Comune di Bari Sardo ha finalmente il suo spazio espositivo: il Mab, Centro Culturale d’Arte, è stato inaugurato nei giorni scorsi. Un museo voluto dall’amministrazione comunale che, insieme all’associazione culturale EIA Factory, vincitrice del bando per la gestione, hanno dato vita a questo progetto che ha come obiettivo valorizzare l’arte contemporanea locale, l’incontro tra arte e artigianato e in particolare la Fiber Art. Situato in vico III Trento, nel centro storico del paese, l’antico edificio che ospiterà il centro culturale è stato oggetto di un restauro concluso nel novembre 2023, e si appresta a divenire un centro pulsante di creatività artistica nel solco della Fiber Art, di cui Eielson è stato un esponente a livello internazionale. All’artista, che ha contribuito a trasformare l’arte dei nodi e delle trame in un potente mezzo espressivo, è dedicata la mostra inaugurale del MAB di Bari Sardo, dal titolo INTRICATO. Legami e intrecci contemporanei, a cura di Caterina Ghisu e Nicoletta Zonchello, con il coordinamento generale di Marco Ramberti, che vede la partecipazione di esponenti della Fiber Art dal respiro internazionale: Cenzo Cocca, Nietta Condemi De Felice, Tiziana Contu, Maria Grazia Medda, Mabi Sanna, Franca Sonnino, Paulina Herrera Letelier e Carolina Melis, queste ultime in collaborazione con il laboratorio Mariantonia Urru di Samugheo. Il sindaco Ivan Mamelie la sua amministrazione hanno sostenuto l’importanza dell’apertura di un centro culturale espositivo nel tessuto sociale e culturale di Bari Sardo, con l’impegno di valorizzare la mostra, insieme ai futuri progetti prospettati dalla presidente dell’Associazione EIA Factory, Nicoletta Zonchello, del coordinatore generale Marco Ramberti e della curatrice Caterina Ghisu, auspicandone la sostenibilità a lungo termine, grazie anche all’inserimento del MAB in una rete locale e nazionale di piccoli musei e itinerari culturali.

Jorge Eduardo Eielson
Jorge Eduardo Eielson
Jorge Eduardo Eielson

La tessitura, il ricamo e gli intrecci, che hanno svolto un ruolo centrale nella costruzione dell’identità della cultura materiale dei popoli, conservano in Sardegna una forte immanenza, legata non solo al loro aspetto pratico, ma all’invenzione di una forma di comunicazione divenuta una lingua comune delle piccole comunità: una koiné di cifre e simboli, tenuta insieme dalle fibre, tramandata di generazione in generazione. Nelle trame, nei disegni e nei colori dei tessuti sardi si leggono storie identitarie di queste comunità, unitamente ai legami familiari, alle credenze popolari, ai riti magico propiziatori che si fondono con la religione. Con la mostra Intricato, Legami e intrecci contemporanei, il Mab di Bari Sardo mette in luce il valore e l’importanza di una pratica artigianale tradizionale divenuta una forma d’arte contemporanea, in grado di raccontare l’incontro tra storie antiche e nuove, attraverso l’uso di tessuti e filati che spesso si accompagnano a corde, carte, fili di metallo, elementi vegetali, materiali di risulta, per dare vita a installazioni, tessiture con materiali flessibili, assemblaggi di materiali su strati cuciti, lavorati con l’uncinetto e con fili di metallo, a maglia, con strisce di tessuto e filati, ricami. A questi si aggiunge, spesso in combinazione, la complessità delle differenti tecniche sperimentate nell’uso dei filati e dei tessuti come l’annodatura, l’attorcigliamento, l’intreccio, l’arrotolamento, la pieghettatura, la legatura, il ricamo. 

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