È un veterano nel calcio a 5: nell’Isola, come fondatore, giocatore ed ex presidente dell’Elmas, ma anche a livello nazionale avendo fatto parte del consiglio direttivo della divisione Calcio a 5 nazionale. E dal 31 agosto è stato eletto nuovo responsabile regionale del futsal in Sardegna, nella squadra del presidente della Figc, Gianni Cadoni. Per Luca Fadda una bella responsabilità: quella di far crescere ancora di più tutto il movimento.

«Sono felice di essere stato eletto responsabile regionale del Calcio a 5», ammette Fadda. «Ringrazio tutte le società per avermi sostenuto e votato. Lavorerò tenendo a cuore i sacrifici e l'impegno che mettono i dirigenti nella loro quotidiana attività, perché io sono stato e rimango uno di loro, un dirigente sportivo prestato in questo periodo alla federazione regionale. Grazie al presidente Cadoni e a tutti i componenti del direttivo, con i quali condividerò questa nuova piacevolissima esperienza», le sue parole affidate ai social.

Al centro Luca Fadda, nuovo responsabile del calcio a 5 regionale. A sinistra, Gianni Cadoni, confermato alla guida della Figc sarda, e a destra il presidente nazionale della Figc Giancarlo Abete.
Al centro Luca Fadda, nuovo responsabile del calcio a 5 regionale. A sinistra, Gianni Cadoni, confermato alla guida della Figc sarda, e a destra il presidente nazionale della Figc Giancarlo Abete.
Al centro Luca Fadda, nuovo responsabile del calcio a 5 regionale. A sinistra, Gianni Cadoni, confermato alla guida della Figc sarda, e a destra il presidente nazionale della Figc Giancarlo Abete.

Ma per parlare più approfonditamente di quello che sarà il suo quadriennio in testa al movimento del futsal in Sardegna, Fadda ha partecipato alla prima puntata stagionale della trasmissione di Radiolina, “L’Informatore sportivo calcio a 5” (da quest’anno in diretta anche su Videolina). «Sto ereditando un movimento in crescita. Questo grazie a quanto fatto dal mio predecessore, Alberto Carta, nei sedici anni in cui è stato responsabile del calcio a 5 regionale. Lo ringrazio perché ci sono dirigenti pieni di entusiasmo e abbiamo due campionati regionali maschili, come la serie C1 e la serie C2, ben composti tanto da rappresentare praticamente tutta la Sardegna. Insomma il calcio a 5 sardo non è più cagliaricentrico». Ora toccherà a Luca Fadda arricchire il movimento e farlo crescere ulteriormente: «Raccogliamo il testimone: sono sicuro che, in sinergia con il presidente Gianni Cadoni e con tutto il comitato, faremo grandi cose».

La Mediterranea femminile festeggia la promozione in serie A
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I campionati al via vedono la Leonardo ai nastri di partenza della serie A2 élite, sei squadre sarde (Alghero, Jasnagora, Elmas, Monastir e le neopromosse Ussana e Quartu) nella serie B, la Mediterranea nel massimo campionato del femminile (in serie A) e Cus Cagliari, Oristanese, Jasnagora, Arzachena e Athena Sassari in quello di serie B. Questo per quanto riguarda il nazionale. Nel regionale, come sottolinea Fadda, «il campionato di serie C1 sarà bellissimo perché le società hanno lavorato bene con i loro giovani e hanno fatto un buon mercato. Ci sarà una bella battaglia per il salto di categoria e penso che regnerà l’equilibrio». E poi c’è la serie C2, «altro campionato di livello, in crescita”. Il neo responsabile regionale del Calcio a 5 in Sardegna punta a “migliorare i tornei di serie C femminile e di serie D maschile. Il nostro obiettivo è far crescere i numeri. In questo modo ne trarranno beneficio anche le società delle categorie superiori».

Ma i riflettori sono puntati anche su quelle zone della Sardegna dove non ci sono società di futsal: «C’è da lavorare perché in alcune parti dell’Isola il movimento zoppica. Eppure ci sono palestre e campi, spazi utilizzabili per praticare questa spettacolare disciplina». Un occhio di riguardo poi – uno dei punti prioritari per la nuova squadra della Figc di Cadoni – al settore giovanile e ai rapporti con le scuole: «Contiamo di far crescere i campionati giovanili, come quelli under 19, 17 e 15, in modo da raccogliere i risultati con le rappresentative sarde che parteciperanno al Torneo delle Regioni, ma anche per dare futuro alle prime squadre. E poi porteremo avanti dei progetti con il mondo della scuola per far entrare il calcio a 5 negli istituti scolastici”. Anche perché, come evidenzia Fadda, “quando i bambini giocano a calcio a 5 si divertono. La nostra filosofia inoltre è quella di vedere in sintonia il calcio a 5 con il calcio a 11 soprattutto nella fascia d’età tra i 5 e i 10 anni, fase fondamentale per la crescita tecnica dei bambini».

Inoltre si lavorerà con l’obiettivo di far parlare di più di calcio a 5: «Quando ci sono palazzetti pieni e finali con tanti spettatori, sono spot per tutto il movimento, in grado di attirare futuri appassionati e giovani promesse. Il nostro è uno sport giovane che deve raggiungere un numero importante di ragazzi. Cercheremo di creare degli eventi spettacolari per dare visibilità a tutto il movimento».

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