I palloncini in volo alle feste e persino ai funerali sono uno degli accidenti più pericolosi per l'ambiente e l'ecosistema marino in particolare. Una volta precipitati a terra o in mare finiscono per ridursi in microplastiche che vengono ingerite dalla fauna selvatica, dagli animali al pascolo nonché dai pesci (finendo quindi nella catena alimentare) e - in termini di vera emergenza - da tartarughe, uccelli marini e foche. Secondo uno studio condotto dalla Swansea University del Regno Unito, per le specie marine i brandelli di palloncino costituiscono addirittura l’80% dei rifiuti trovati all’interno del loro stomaco. Un’emergenza appunto, considerato che, secondo altri studi, la quantità di detriti derivati dai palloncini è triplicata negli ultimi vent’anni.

L’appello al Parlamento

Tante le città che, in diverse parti d'Italia, hanno deciso di bandirli in nome della salvaguardia del pianeta. Il divieto del lancio dei palloncini è uno degli interventi sollecitati al Parlamento dai Comuni Plastic Free che sollecitano anche «azioni concrete a salvaguardia dei fiumi con il controllo continuo, l’installazione delle barriere, la pulizia degli argini e la gestione dei rifiuti rimossi; un sistema di tracciabilità lungo l’intera filiera degli pneumatici fino al consumatore, aumentando le pene per l’abbandono; una rapida applicazione dei criteri ambientali minimi per Eco-eventi plastic free, con un riconoscimento ufficiale a livello ministeriale». Tra le richieste anche, «il contrasto all’abbandono dei mozziconi di sigaretta che, solo in Italia, vengono dispersi nell’ambiente in un numero pari a 14 miliardi ogni anno con le loro 4mila sostanze chimiche, molte delle quali tossiche e cancerogene». 

I Comuni virtuosi

Delle oltre 360 città italiane che hanno avanzato la candidatura a Plastic free onlus, l’associazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, in 68 hanno superato la valutazione ricevendo l’attestato di virtuosità con 1, 2 o 3 tartarughe. Numeri in crescita rispetto ai 49 Comuni della prima edizione del 2022. In Sardegna, Elmas e Castelsardo.

Un mare di plastica

Un mondo libero dalla plastica è possibile solo grazie all'impegno di ciascuno di noi. «Negli ultimi 60 anni ci siamo resi responsabili di un inquinamento senza precedenti: 150 milioni di tonnellate di plastica sono già presenti nei mari di tutto il mondo. Per fare un paragone, è l’equivalente del peso di circa 7 milioni di camion con rimorchio», ha detto Luca De Gaetano, presidente di Plastic free onlus, in occasione dell’Ocean Day, la Giornata mondiale degli Oceani che si è celebrata l'8 giugno. Ogni anno i nostri consumi riversano nell'ambiente 12 milioni di tonnellate di plastica. «Una rotta da invertire perché altrimenti avremo problemi ancor più catastrofici. Eppure l’importanza degli oceani è determinante per il nostro futuro: producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo. Inquinandoli stiamo portando l’uomo ad estinguersi>.

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