Alitalia esce di scena dopo 75 anni di storia e svariati salvataggi ad opera del Governo. Quanto è costata la compagnia aerea alle casse pubbliche. Non esiste un calcolo preciso, ma solo stime, che convergono tutte verso un conto miliardario.

L’area ricerche e studi di Mediobanca si è occupata di dare un contorno più definito alla spesa complessiva sostenuta dallo Stato tra il 1974 e il 2007, anno in cui Alitalia è stata commissariata. Nel report si dice che il Governo ha speso 5,397 miliardi di euro (i valori sono aggiornati al 2014) tra aumenti di capitale (4,949 miliardi), contributi (245 milioni), garanzie prestate (8 milioni) e altri contributi pubblici (195 milioni). Ma bisogna considerare che nello stesso periodo, lungo oltre trent’anni, Alitalia ha generato -  tra negoziazioni, imposte e dividendi - introiti per lo Stato pari a 2,075 miliardi di euro. Il saldo finale è comunque negativo e raggiunge i 3,322 miliardi.

Un vecchio Md80 di Alitalia\u00A0(foto archivio L'Unione Sarda)
Un vecchio Md80 di Alitalia\u00A0(foto archivio L'Unione Sarda)
Un vecchio Md80 di Alitalia (foto archivio L'Unione Sarda)

C’è poi il secondo capitolo, che riguarda i soldi spesi tra il 2008 (quando l’allora premier Silvio Berlusconi bloccò la vendita della compagnia a Air France) e il 2014: in questo periodo lo Stato italiano ha speso altri 4,1 miliardi di euro. Nel 2008 il Governo accordò un prestito di 300 milioni di euro per impedire il fallimento immediato della società. Poi, tra operazioni sui titoli e interventi sui stipendi e sulla cassa integrazione, lo Stato ha speso 2,5 miliardi di euro. Con altre somme (1,2 miliardi di passivo patrimoniale e 75 milioni versati da Poste Italiane a Cai, la holding che controllava Alitalia in quegli anni), si raggiungono i 7,4 miliardi di euro.

Nel 2015 inizia la parentesi di Etihad Airways: la compagnia di bandiera degli Emirati arabi rilevò il 49% di Alitalia, che mantenne fino al 2 maggio 2017, data in cui Alitalia è entrata in amministrazione straordinaria per via della preoccupante situazione finanziaria. Pochi giorni prima i lavoratori di Alitalia bocciarono con un referendum il preaccordo per il salvataggio e la ricapitalizzazione da 2 miliardi della società (un piano che prevedeva circa 1.000 esuberi).

Etihad si fece quindi da parte e da quel momento si sono riaperti i rubinetti. Il Governo Gentiloni decise l’ennesima iniezione da 900 milioni di euro. Un prestito, la cui scadenza è stata prorogata diverse volte, fino a essere eliminata definitivamente dal primo governo Conte. Così la somma spesa dallo Stato per la compagnia aerea è lievitata fino a sfiorare i 10 miliardi di euro.

Ma non è finita. Perché a questa somma si aggiungono i tre miliardi del decreto Rilancio quindi il saldo finale sale a 13 miliardi. Cifra raggiunta anche grazie ai 350 milioni di "indennizzi Covid-19" stanziati (ma non spesi interamente) dal governo Conte.

In totale Alitalia, secondo queste stime, è costata a ogni italiano – neonati compresi – 216 euro.

Ora la compagnia si ferma, ma lo Stato continuerà a spendere per la newco Ita: la società è interamente controllata dal ministero del Tesoro e ha un capitale di 20 milioni di euro.

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