Un importante riconoscimento a un dirigente sardo dopo l’uscita di scena. Ma, più che una compensazione, per Mauro Balata la Stella d’Oro al merito sportivo potrebbe rappresentare un nuovo inizio, sportivamente parlando. Ha provato - in parte riuscendoci, in parte scontrandosi con le fazioni più conservatrici – a riformare la Serie B, proiettandola nel futuro. Valorizzazione dei giovani e tecnica hanno fatto della nostra B la seconda divisione più appetibile d’Europa, come ha dimostrato negli anni la gestione dei diritti Tv. Nonostante tutto questo, al termine di una vera e propria guerra con il presidente della Figc Gabriele Gravina, Balata, già escluso nell’aprile dell’anno scorso dal compito di capo delegazione della Nazionale U21, non è stato confermato alla guida della Lega B. O meglio: quando ha capito di non avere più, tra voltafaccia e manovre occulte, la fiducia di una maggioranza affidabile, si è fatto da parte, fedele a un savoir faire riconosciuto da tutti.

Scenari. Ora per Balata, giurista gallurese, si apriranno nuovi scenari. Di sicuro riceverà, dal presidente del Coni Giovanni Malagò, la Stella d’oro al merito sportivo, «in riconoscimento della rilevante e preziosa attività svolta in favore dello Sport italiano». Così, nel preannunciargli il premio, si è espresso il presidente del Coni: “Con questa onorificenza l’organizzazione sportiva nazionale desidera esprimerti profonda riconoscenza per la generosa collaborazione, professionalità e impegno dedicati allo sport in tanti anni”. Prima di assumere l’incarico di commissario e poi presidente della Lega B, Balata è stato procuratore federale interregionale della Figc. Tra i risultati conseguiti alla guida della categoria cadetta, non possono non essere ricordati la storica riduzione del format a 20 squadre, e l’introduzione della tecnologia Var (la B italiana è stata la prima seconda serie a livello mondiale a dotarsi di questa tecnologia). Nel corso della sua carriera, Balata ha lavorato a lungo per i massimi vertici della Federcalcio come membro della Procura Federale. Non è il primo riconoscimento che riceve dal Comitato olimpico. Premiato con la Stella del Coni, e successivamente con l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica, ha ricevuto la Stella al merito sociale dal procuratore nazionale Antimafia Cafiero De Raho. Ha inoltre insegnato alla scuola forense di Roma, diventando membro del Comitato scientifico della Camera Arbitrale nazionale e internazionale dell’Ordine degli avvocati della Capitale. È ancora componente della Commissione di esame di diritto costituzionale dell’Università di Siena, dove è anche docente, e del Comitato scientifico della Commissione di diritto sportivo del Consiglio Nazionale Forense.

Attenzione per il sociale. La sua presidenza ha impresso alla Lega B un’accelerata per quanto riguarda i temi legati all’etica e al sostegno del terzo settore attraverso nuove regole, caratterizzati da una maggiore trasparenza e onorabilità per l’ingresso di nuovi soggetti nel mondo del calcio. Ha inoltre avvicinato la Lega a delicate tematiche sociali dando sostegno alla popolazione di Genova coinvolta nel crollo del ponte Morandi, a quella del Cosentino dopo l’alluvione del Pollino, e realizzando numerose iniziative contro la violenza sulle donne e schierandosi nella lotta all’autismo. Da non dimenticare, infine, il progetto principe della Lega B “B come Bambini” volto a garantire l’accoglienza dei familiari dei pazienti nei tre maggiori ospedali pediatrici d’Italia.

Futuro. E adesso? L’ormai ex presidente della Lega B non uscirà di certo dal “giro”. Interpellato al riguardo, Balata, patrocinante in Cassazione e titolare di un grosso studio legale a Roma, si è limitato a dire: «Ho diverse opzioni, ma voglio decidere con calma».

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