La Corte suprema del Kenya ha annullato il voto presidenziale dell'8 agosto, che ha visto vincitore il presidente uscente Uhuru Kenyatta e ha ordinato nuove elezioni presidenziali, dichiarando "invalido" il risultato dell'8 agosto. Il presidente della corte David Maraga ha affermato che l'elezione "non è stata costituzionale". Dopo il voto, il leader dell'opposizione Raila Odinga aveva denunciato brogli elettorali. (Redazione Online/F)
Il presidente uscente Uhuru Kenyatta è in testa alle elezioni presidenziali in Kenya con il 54,8% delle preferenze. Un esito fortemente contestato dall'opposizione, guidata da Raila Odinga, che ha ricevuto il 44,2% dei voti. Si tratta di risultati non ancora definitivi. Intanto nel Paese ci sono stati diversi scontri tra gli oppositori di Kenyatta e la polizia.
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Oggi in Kenya 20 milioni di elettori sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo capo di Stato e i governatori delle 47 contee e per rinnovare il Parlamento. A sfidarsi il 72enne Raila Odinga, leader della coalizione che riunisce cinque partiti dell'opposizione, e il presidente uscente Uhuru Kenyatta. (Redazione Online/F)
Il centrodestra vince nettamente la seconda tornata delle amministrative e conquista una serie di Comuni guidati da anni dal centrosinistra. Esemplare il caso di Genova dove Marco Bucci è il nuovo sindaco. (Redazione Online/D)
Se il centrodestra fa festa per la vittoria ottenuta al ballottaggio e per essere tornato alla guida della città, il clima è decisamente diverso in casa del centrosinistra che incassa una sconfitta pesante.
La festa del popolo del centrodestra è andata avanti fino a tarda notte. Candidati e sostenitori, tutti a celebrare il nuovo sindaco di Oristano Andrea Lutzu.
Oltre 4 milioni di cittadini aventi diritto al voto, in 111 Comuni, di cui 3 capoluoghi di Regione e 19 capoluoghi di provincia (in Sardegna, Selargius e Oristano). Sono i numeri del secondo turno delle elezioni amministrative di domenica 25 giugno. (Redazione Online/m.c.)
Nel secondo turno delle elezioni francesi Emmanuel Macron ha ottenuto la maggioranza parlamentare: il suo partito, République en Marche, e i suoi alleati MoDem hanno guadagnato 350 seggi su 577. La destra dei Les Républicains avrà invece 130 seggi, mentre i socialisti 33. Al Front National di Marine Le Pen vanno solo 8 rappresentanti in Parlamento. I francesi hanno disertato le urne: l'astensionismo ha raggiunto il 57%. (Redazione Online/F)