Jannik Sinner batte Jack Draper in tre ore e tre minuti di faticosa semifinale e raggiunge per la prima volta la finale degli US Open, la sua seconda volta in uno Slam, dopo quello vinto a inizio di un 2024 da ricordare in Australia. 

Il punteggio finale: 7-5, 7-6 (7-3), 6-3. Una guerra di nervi e alla fine di fisico, perché il talentuoso inglese ha ceduto di schianto al terzo set per lo stremo di un match al cui livello ancora non arriva.

Sinner invece ha scacciato i fantasmi delle settimane scorse, dopo la tempesta del caso doping, non con la partita più bella di questo Flushing Meadows ma con una prova di tenuta mentale. «Con Draper ci conosciamo molto bene, è stato un match intenso, molto fisico», commenta Sinner. «Do sempre il massimo in ogni torneo, ma qui a New York mi sono trovato bene e ho giocato sempre meglio, di partita in partita. Ora proverò a fare quel che posso in finale».

Per la finale di domenica (alle 14 di New York, le 20 in Italia) aspetta l'altra semifinale tra gli americani Tiafoe e Fritz.

(Unioneonline/D)

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