Jannik Sinner di slancio al terzo turno degli Open d'Australia; Rafa Nadal fuori, tradito dal dolore ad un'anca. Sono le due facce della giornata a Melbourne, dove gli Australian Open hanno offerto anche la piccola impresa di Lucrezia Stefanini (n.141 Wta, proveniente dalle qualificazioni), capace di battere in rimonta la tedesca Tatjana Maria (3-6, 7-5, 6-4), cogliendo così il primo successo in un tabellone Slam. Prossima avversaria la russa Gracheva.

Hanno invece salutato il torneo Lucia Bronzetti (ko con Laura Siegemund), Fabio Fognini, (battuto dall'australiano Thanasi Kokkinakis) e Lorenzo Sonego (eliminato dal polacco Hubert Hurkacz in cinque set e dopo quasi quattro ore di lotta). Ne sono bastate meno di due a Sinner - attuale numero 16 del ranking Atp ed unico italiano rimasto nel tabellone maschile - per demolire l'argentino Tomas Martin Etcheverry: punteggio 6-3, 6-2, 6-2. In carriera l'altoatesino non aveva mai vinto un match nel tabellone principale di uno Slam concedendo appena 7 game. Nei 16/i affronterà l'ungherese Marton Fucsovics. «Ho giocato un ottimo tennis, restando continuo durante tutta la partita», ha commentato Sinner, sostenuto da un gran servizio. Ma l'arma vincente è stata la discesa a rete: a punto in 20 su 22 occasioni. «Ci stiamo lavorando da tempo. Ci sono partite in cui questa tattica mi riesce meglio e altre meno - ha spiegato -. Altre volte semplicemente dovrei provarci più spesso, però non mi sento ancora sicurissimo nei pressi della rete. Pian piano le volée le sento meglio e questo mi dà fiducia per provarci più spesso». Nadal è uscito zoppicante dal campo della Rod Laver Arena. «Non potevo colpire di rovescio o correre, ma volevo finire la partita. Da campione in carica, non volevo arrendermi», ha raccontato dopo la sconfitta con lo statunitense Mackenzie McDonald (6-4, 6-4, 7-5). Dolorante all'anca sinistra dalla fine del secondo set, il 36enne ha potuto solo rimandare come meglio poteva un esito inevitabile, prima di confessare, in un attacco di sconforto: «Sono mentalmente distrutto, mi auguro di non dover stare fuori per mesi».

Lo spagnolo ha cercato di non mostrare emozioni, ma chi lo conosce bene era consapevole del suo dolore e quando è uscito, sul 3-5 nel secondo set, per farsi massaggiare l'anca, sua moglie Mary ha versato qualche lacrima. Fuoriclasse anche nelle sconfitte, Nadal si è comunque complimentato con l'avversario, aggiungendo di non aver considerato l'abbandono: «L'essenza dello sport è questa: ci provi fino alla fine, senza badare a quante possibilità hai di farcela». Nel tabellone femminile Iga Swiatek ha svolto il suo compito rapidamente e senza spreco di energie, approdando al terzo turno a spese della colombiana Camilla Osorio (6-2, 6-3). «È stato molto più difficile di quanto suggerisca il punteggio», ha comunque sottolineato la polacca, numero uno del mondo. Semifinalista a Melbourne lo scorso anno, la ventunenne venerdì affronterà la spagnola Cristina Bucsa (n.100). Avanza sicura la  statunitense Coco Gauff (n.7), giustiziera della britannica Emma Raducanu (6-3, 7-6).

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