La malattia “misteriosa” di Djokovic: “Qualcosa condiziona il mio metabolismo, non è Covid”
Il campione ha ceduto di schianto al terzo set con Rublev nella finale del torneo di Belgrado, un 6-0 senza appello. Poi ha parlato di un malanno che lo ha colpito di recente
Ha fatto della strenua resistenza, della grande reattività, dell’attitudine alla lotta le sue principali qualità. Capace di uscire vincente da scambi di decine di colpi, senza mollare mai. Per questo è stato molto strano vedere Novak Djokovic mollare in questo modo nel terzo set della finale del torneo casalingo di Belgrado, cedere di schianto per 6-0 al russo Rublev. Risultato insolito, così come insolite sono le scene del numero 1 al mondo che utilizza più volte asciugamani freddi durante i cambi di campo.
E Nole, che quest’anno non ha vinto ancora un torneo anche perché – non essendo vaccinato - è stato escluso da quelli australiani e americani, parla di una misteriosa “malattia” che lo ha colpito recentemente.
“Purtroppo nel terzo set mi è mancata completamente l’energia, non ho avuto la forza di lottare e in quelle condizioni era impossibile opporsi a un giocatore tra i più forti al mondo”, ha detto. “La partita è stata lunga e in quel momento ho iniziato a stare male”.
Anche a Montecarlo Nole aveva ceduto di schianto al terzo set contro lo spagnolo Davidovich Fokina, 6-3, 6-7, 6-1. “Ho avvertito le stesse sensazioni di allora”, ha detto.
Poi il malessere: “Penso che tutto sia legato a una malattia che ho avuto di recente. Ho dovuto subire cure mediche ma non sono ancora a posto e le sensazioni non sono preoccupanti”.
C’è chi ipotizza un’influenza o un virus intestinale, ma non si esclude anche un long Covid che potrebbe aver debilitato il campione. Lui taglia corto: “Il Covid non c’entra nulla, è un’altra cosa e non ho voglia di entrare nei particolari, però ha colpito il mio corpo e il mio metabolismo. E’ stata una malattia tosta sia fisicamente che mentalmente, anche perché io sono sempre stato abituato a stare bene”.
I prossimi appuntamenti per il serbo sono a Madrid e a Roma, prima del Roland Garros, primo torneo del Grande Slam che potrà disputare in questo 2022 dopo l’esclusione dall’Australian Open.
(Unioneonline/L)