Sinner sale sul tetto del mondo: è il numero uno. Binaghi: «Orgoglio italiano»
Al Roland Garros l'azzurro conquista la semifinale e scalza Djokovic, costretto al ritiro. Mai un azzurro sul gradino più alto. Jannik: «Un sogno che si realizza». Il presidente Fitp: «Risultato storico»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Jannik Sinner è il nuovo numero uno del tennis mondiale.
Novak Djokovic si è infatti ufficialmente ritirato dal Roland Garros, lasciando campo libero al tennista azzurro, che dal secondo posto sale dunque sul gradino più alto della classifica Atp. È il primo italiano ad arrivare così in alto.
Il campione serbo è stato costretto a dare forfait prima di scendere in campo per quarti di finale del torneo parigino, a causa di un infortunio al ginocchio destro rimediato nel secondo set del suo incontro negli ottavi contro Francisco Cerundolo.
«Nel terzo game del secondo set sono scivolato e questo ha influito sul ginocchio», aveva detto nel dopopartita il tennista serbo, spiegando di essere riuscito a terminare la partita solo grazie agli antinfiammatori e dicendosi pessimista sul prosieguo del torneo. Poi l’annuncio del ritiro, arrivato con Sinner in campo contro Dimitrov, che il fuoriclasse italiano ha poi sconfitto in tre set (6-2, 6-4, 7-6), conquistando la semifinale.
Dopo il match le parole di gioia: «Diventare il numero uno del mondo è il sogno di tutti, ma al contempo vedere Novak così è un dispiacere: gli auguro una pronta guarigione», ha detto Jannik. Aggiungendo, commosso: «Grazie al mio team che ha reso tutto questo possibile. Sono felice di giocarla qui, è un momento speciale per me, sono felicissimo di condividerlo con voi e con chi da casa in Italia mi sta seguendo».
Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della Fitp, il cagliaritano Angelo Binaghi: «Questo incredibile, storico traguardo è merito di un ragazzo straordinario, circondato da uno staff di valore assoluto. Jannik, oltretutto, ha alle spalle una famiglia che gli ha dato un bagaglio di valori che lo hanno portato a ottenere questo risultato ad appena 22 anni», il commento di Binaghi.
«Avere un italiano in cima al mondo – aggiunge il presidente Fitp - riempie di orgoglio il nostro movimento e fa sentire realizzati tutte le persone che insieme a me in questo lungo periodo hanno con passione dedicato la loro vita al rilancio prima e al successo poi del tennis italiano. È una vittoria – conclude Binaghi – di tutto il sistema, dei nostri 14mila insegnanti di tennis, degli oltre quattromila circoli e di tutti i dirigenti che, tutto insieme, sono il motore di questo magnifico sport".
(Unioneonline)