Non si placano le polemiche per l'esenzione medica che sarebbe stata concessa a Novak Djokovic per partecipare agli Australian Open di tennis, nonostante il campione serbo non abbia ricevuto il vaccino anti-Covid.

Addirittura il premier australiano Scott Morrison ha minacciato di far rientrare il tennista "con il primo aereo" se tale esenzione non fosse giustificata.

"Stiamo aspettando spiegazioni e che ci fornisca prove a sostegno" di questa deroga, ha detto Morrison in una conferenza stampa. "Se queste prove sono insufficienti, allora non sarà trattato in modo diverso da nessun altro e tornerà a casa con il primo aereo. Non ci saranno regole speciali per Novak Djokovic" ha insistito il premier.

Dal canto proprio, il direttore dell'Australian Open, Craig Tiley, ha invitato il tennista serbo a rivelare il motivo dell'esenzione medica di cui sarebbe in possesso.

"Sarebbe certamente utile se Novak spiegasse le condizioni in base alle quali ha chiesto e ottenuto un'esenzione", ha detto ai media Tiley. "Lo incoraggio – ha aggiunto – a parlarne con la comunità. Abbiamo attraversato un periodo molto difficile negli ultimi due anni e apprezzerei alcune risposte in merito".

Tiley ha però negato che il numero uno del mondo abbia ricevuto un trattamento preferenziale per ottenere tale esenzione, durante un iter supervisionato dalle autorità australiane e da quelle dello Stato di Victoria. Un totale di 26 giocatori o membri del loro staff, sui 3.000 circa previsti in Australia, hanno chiesto un'esenzione e solo pochi di loro l'hanno ottenuta, ha spiegato.

(Unioneonline/l.f.)

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