Le sei stelle, come un hotel di Dubai. E una supernova inutile. Due gol fa Pato, due gol fa Vucinic. Due a due. Roma-Milan è uno strano show in prima serata, anzi una candid camera non troppo divertente. Basta metterci i nomi: Beckham - sì proprio lui - Pirlo, Seedorf, Kakà, Ronaldinho e Pato... tutti assieme dall'inizio. Dietro Maldini e Favalli, 77 anni in due. Pochissima logica e tanta voglia di scherzare. Ancelotti "punzecchia" Spalletti fino in fondo, rinunciando - per ora - alla panchina della Roma, per prendersi invece l'anima di una partita assurda. Un falò delle vanità e della età, pure. Beckham fa l'interditore (come può), e non solo pubblicità. Tutti a dire: "La difesa non reggerà". E infatti regge ventidue minuti appena. I vecchietti, lì al centro, fanno il loro, magari per esperienza. Il buco lo lascia quel giovanotto di Jankulovski. Il vantaggio di Vucinic è una sua mancanza, perché il cross di Riise è buono, meglio il controllo e il dribbling di Vucinic, ma tutto avviene in faccia al ceco, che gli lascia pure il tiro. L'uno a zero sembra solo l'incipit di una partita scontata. Anche perché quella del montenegrino è una statistica chirugica: terzo gol in tre partite di fila ai rossoneri. Ma questa è una giornata strana. Figurarsi che l'Inter, pareggiando a Cagliari, mette persino in palio due punti dei suoi per le inseguitrici. Ma insegue davvero solo la Juve. Il Milan se li fa scappare. Con qualche imbarazzo per la folla di protagonisti. Per dire, alla prima punizione si mettono sul pallone Pirlo, Beckham e Ronaldinho. Tre a caso. I nomi non sono garanzia di nulla, però. Lo spettacolo resta un'intenzione. Anche dopo il gol. Il Milan fa una gran fatica a entrare in palleggio nella difesa bassissima della Roma. E la squadra di Spalletti non si spreca a far pressione. Anzi Vucinic si ritrova almeno in un paio di occasione in contropiede. La vena è quella giusta, l'egoismo un peccato. Tira, e tira fuori. Non c'è scaletta in una partita così. Si va 1-0 negli spogliatoi, e tutti si aspettano, al ritorno, Ambrosini o Flamini. Macchè, rientrano tutte le sei stelle. La più giovane è pure la più bella. Tre minuti, cross basso di Kakà e lì c'è Pato: 1-1. Insospettabile - tra tante celebrità - miglior marcatore del Milan nel 2008 (17 gol). La missione, parole sue, è migliorarsi. E allora ecco la supernova: vola a sinistra, sgomma davanti a Mexes (obiettivo di mercato del Milan) e scavalca Doni in pallonetto. Due a uno. Troppo presto per chiuderla qui. Ci crede il Milan? Segna la Roma. Al 26' Baptista prova a sfondare in area, tira Brighi, il rimpallo finisce a Vucinic che di testa in tuffo la spinge nell'angolino. Due a due. Ancelotti rinsavisce un pò: dentro Ambrosini, fuori Ronaldinho. Si gioca come a basket: una attacca e l'altra difende e poi viceversa. Doni salva su Kakà al 35', in mezzo ad una pioggia di tiri da fuori. Bellissimo quello di Aquilani all'87'. Prima che esca Beckham... La candid camera è ormai svelata, si aspetta solo il finale. Per un effetto a sorpresa che non arriva. Il 2-2, a dispetto di tanti fuochi d'artificio, è il timbro alla realtà. L'Inter resta 9 punti sopra il Milan, la Roma tanto più in basso. Non è uno scherzo, il campionato non sembra più roba loro.

L'ESORDIO DI BECKHAM. "Diventa difficile proporlo dall'inizio", aveva detto alla vigilia del match contro la Roma il tecnico del Milan, Carlo Ancelotti, riferendosi a David Beckham. Il premier Silvio Berlusconi questa mattina era stato addirittura più chiaro: "Lo farei entrare nella ripresa, quando i giocatori della Roma saranno più stanchi". E invece, a mezz'ora dall'inizio del posticipo contro i giallorossi, lo Spice Boy ha fatto il suo ingresso sul verde prato dell'Olimpico per prendere parte al riscaldamento con gli altri titolari scelti da Ancelotti. Il centrocampista inglese, maglia numero 32, è stato accolto dagli applausi dei distinti Nord, lato tribuna Monte Mario, settore occupato interamente dai tifosi del Milan. Tantissimi, invece, i fischi provenienti dai sostenitori della Roma al momento della lettura delle formazioni, appena prima di dare il calcio d'inizio della partita. Partita che per Beckham, schierato a centrocampo da Ancelotti come interno destro, è cominciata dopo appena 15" con un passaggio ricevuto dal suo collega di fascia Zambrotta. Al 5', invece, in occasione di un'insidiosa punizione dal vertice sinistro dell'area romanista, l'inglese si è limitato ad assistere alla battuta (sulla barriera) dell'altra superstar rossonera, il brasiliano Ronaldinho. Ad incidere sulla limitata azione di Beckham è stata da un lato la sua carente condizione atletica che l'ha portato a muoversi al piccolo trotto e, dall'altro, la puntuale marcatura del norvegese Riise. I due infatti si sono spesso affrontati durante la prima frazione dando vita a un duello già visto in passato, quando entrambi giocavano in Premier League indossando le maglie di Manchester United e Liverpool. Nella ripresa, poi, Beckham si è visto soprattutto sulle spalle di Pato in occasione del pareggio segnato al 4' dall'attaccante milanista. L'inglese si è infatti issato sulla schiena del 'paperò rossonero per andare a festeggiare sotto il settore riservato ai tifosi del Milan. La scena si è ripetuta, quasi identica, dopo il raddoppio (all'8') firmato sempre da Pato. Stavolta l'abbraccio dello Spice Boy è andato prima a Ronaldinho e, solo successivamente, al giovane brasiliano autore della doppietta. La partita di Beckham si è quindi conclusa a un minuto dal termine, sul punteggio di 2-2, con Ancelotti che ha preferito richiamarlo in panchina (accompagnato da bordate di fischi da parte dei tifosi romanisti) per il più fresco Flamini.

SPALLETTI. "Pato è bravissimo nell'uno contro uno, noi potevamo fare qualcosa di meglio, accorciare di più sui loro centrocampisti. Non è una novità, il Milan è una grande squadra, una squadra di qualità". Lo ha detto ai microfoni di Sky Sport Luciano Spalletti, commentando la doppietta del brasiliano Pato che stava per costare una sconfitta alla 'suà Roma, nella sfida di stasera contro il Milan. "E' stata una bellissima partita - ha aggiunto Spalletti - la Roma ha fatto quello che doveva fare, poteva vincere alla fine, così come poteva vincere il Milan. Penso che il pubblico abbia gradito l'atteggiamento della squadra. Abbiamo anche rischiato, lasciando qualche spazio di troppo". "Dopo un periodo difficile - ha ammesso il tecnico giallorosso - la squadra ha dimostrato di saper giocare al calcio, recuperando anche qualche giocatore importante. Vucinic può giocare da solo in attacco, ma anche in posizione più arretrata. E' un giocatore che a me piace molto. Nel secondo gol è stato molto bravo, defilandosi sulla sinistra e facendosi trovare al posto giusto".

ANCELOTTI. "Il bicchiere mezzo vuoto nella sfida contro la Roma è il nostro primo tempo, giocato con troppa lentezza, poco movimento. Il bicchiere mezzo pieno è quello che abbiamo fatto nel secondo tempo. Ho scelto Beckham, perché ha dimostrato in questi giorni di essere un giocatore molto intelligente, serio, equilibrato, il suo impiego è un piccolo premio per lui che si è inserito bene nel nostro gruppo". Lo ha detto Carlo Ancelotti ai microfoni di Sky, commentando il pareggio dell'Olimpico fra la Roma e il Milan. "Avremo bisogno di Borriello per i cross di Beckham - ha aggiunto Ancelotti - ma per il momento ci godiamo Pato. A Ronaldinho avevo avevo chiesto di giocare in posizione più centrale, era affaticato come tutti all'inizio, nel secondo tempo ha giocato bene anche lui". "Era importante vincere per avvicinarci all'Inter, quello di stasera rimane comunque per noi un risultato positivo - sottolinea Ancelotti - che ci fa guardare con ottimismo al futuro. Con un pò di sacrificio da parte di tutti può venir fuori qualcosa di bello".

SENSI. Ancelotti che vuole la Roma, Spalletti che lo invita in panchina... Il tormentone-sfottò di Roma-Milan lo chiude ufficialmente Rosella Sensi: "Spalletti - dice il presidente - è l'allenatore della Roma, punto. Ancelotti sta bene al Milan. Non sarà l'allenatore della Roma, con tutto il rispetto che ho per lui. Per me è Spalletti e basta".

GALLIANI. Beckham, le sei stelle, Pato. Il Milan però fa 2-2 con la Roma e resta a meno 9 dall'Inter. Adriano Galliani sorride e cerca di non pensare alla classifica. Si gode la qualità e il modulo a sei stelle: "Beckham ha fatto molto bene- dice alla Rai- come tutta la squadra nel secondo tempo, con un Pato straordinario che vola in campo. Non credo che a 19 anni ci sia un altro così forte al mondo". Ancelotti ha rischiato... "Quando rientrerà Borriello, o Pippo Inzaghi, potremo giocare in maniera diversa. Ora andiamo avanti, abbiamo le qualità per andare più su del terzo posto. Non è stata giornata negativa, l'Inter giocava con il Cagliari, noi con la Roma. Il distacco è rimasto a meno 9. Ma lasciamo stare l'Inter e pensiamo a noi". Se Kaladze dovrà operarsi o no, lo diranno gli esami al ginocchio destro del georgiano in programma martedì. Intanto il Milan si ritrova senza di lui, Nesta, Senderos e Bonera... "Ma non torniamo sul mercato", ha assicurato Adriano Galliani ai microfoni della Rai. "Kaladze poi non ha niente di particolare. A me non risulta che si debba operare. Cercheremo anche di recuperare Nesta e Senderos". Bonera, poi, sarà presto pronto al rientro. "Il Milan al 2009 deve chiedere solo la salute - ha concluso Galliani -. In particolare per i difensori. Perchè noi segniamo sempre, qualche problemino l'abbiamo lì dietro...".

PATO. "Lo scudetto è il nostro obiettivo, a Dubai abbiamo fatto un buon lavoro. Adesso cominciamo a cercarlo". Così Pato ai microfoni di Sky Sport, al termine di Roma-Milan. Il brasiliano, autore di una doppietta, ha ringraziato la squadra: "I compagni mi aiutano a fare il mio lavoro con tranquillità. Sono contento di far parte di questa squadra. Beckham? Sono contento che lui sia al Milan. Tutti hanno visto che è un grande giocatore".

Roma (4-3-2-1): Doni 6, Cassetti 5.5 (36' st Cicinho sv), Mexes 5.5, Juan 6, Riise 6.5, Taddei 5 (20' st Pizarro 6), De Rossi 7, Brighi 6.5 (39' st Aquilani sv), Perrotta 6, Julio Baptista 6, Vucinic 7. (25 Artur, 2 Panucci, 15 Loria, 23 Montella).

All.: Spalletti 6.5.

Milan (4-3-2-1): Abbiati 6, Zambrotta 6, Favalli 5.5, Maldini 6, Jankulovski 6, Beckham 6 (44' st Flamini sv), Pirlo 6.5, Seedorf 6.5, Ronaldinho 5 (26' st Ambrosini sv), Kakà 6.5, Pato 7.5. (1 Dida, 4 Kaladze, 77 Antonini, 9 F. Inzaghi, 76 Shevchenko).

All.: Ancelotti 6.5.

Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno 6.

Reti: nel pt 22' Vucinic; nel st 3' e 8' Pato, 27' Vucinic.  

Angoli: 6-3 per il Milan.

Recupero: 2' e 3'.

Ammoniti: Pirlo, Seedorf, Riise e Brighi per gioco scorretto.

Beckham festeggia Pato per la doppietta realizzata (foto: Ansa)                         
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