Arrivo in volata come previsto: a spuntarla sugli altri è lo sloveno Mezgec. Confermata la classifica generale: il colombiano Nairo Quintana, della Movistar, ha vinto la 97/ma edizione del Giro d'Italia di ciclismo. Al termine della corsa partita da Belfast il 9 maggio, e conclusasi oggi a Trieste, ha preceduto il connazionale Rigoberto Uran di 3'07", e l'azzurro Fabio Aru, ciclista di Villacidro, terzo a 4'04". E' la prima volta che un colombiano vince il Giro, ma soprattutto è la prima volta che un sardo arriva sul podio nella classifica generale della corsa.

Nairo Quintana e Fabio Aru, entrambi classe '90, sono i volti nuovi messi in mostra dalla 97/a edizione del Giro d'Italia. Uno, il colombiano, era un protagonista annunciato e ha vinto il Giro da pronostico, dopo essere arrivato secondo l'anno scorso al Tour de France. L'altro, l'italiano, è stata la rivelazione della corsa rosa e si candida ad essere il campione del domani su cui il pedale azzurro potrà puntare per le grandi corse a tappe. "Nairo ha meritato il successo - ha riconosciuto oggi Aru, al centro di voci di mercato che lo vorrebbero lontano dall'Astana di Nibali -. Io non ho mai pensato di vincere il Giro, per me è già tanto esser arrivato sul podio assieme a questi grandi campioni. Conosco i miei limiti e so che devo crescere ancora. Ma l'esperienza di quest'anno mi è servita, soprattutto per superare certi momenti di difficoltà". E' stata grande, infatti, la soddisfazione di Aru: "Per me un risultato inatteso".

In bacheca rimane la vittoria entusiasmante a Plan di Montecampione, sulle strade di una delle tante imprese di Pantani, e la cronoscalata di Cima Grappa persa d'un soffio dietro Quintana, l'unico capace di batterlo. Non male per il ragazzo che l'anno scorso affrontò il suo primo Giro da gregario di Nibali e che ora davanti a sé ha ben altre prospettive. Molte squadre lo vogliono per affidargli un ruolo da leader ma lui glissa: "Ho ancora molto da imparare da Vincenzo Nibali. Ma ora il Giro è un capitolo chiuso, penso al futuro, alle cose da migliorare, mi manca ancora tanta esperienza". Gli viene chiesto un paragone tra il Nibali vincitore del Giro dello scorso anno e il Quintana dominatore nel 2014 e lui non si sbilancia: "Vincenzo andò forte sin dall'inizio - ricorda - Nairo di più nell'ultima settimana. Ma sono due grandissimi campioni". Nairo Quintana più volte gli ha fatto i complimenti durante la corsa: "E' forte in salita, sarà un rivale tosto nei prossimi anni. Però a me piacciono le rivalità".
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