Volata doveva essere e volata è stata. Magnus Cort Nielsen si è imposto allo sprint al termine della 18^ tappa della Vuelta a España 2016, la Requena-Gandia di 200,6 chilometri.

Il 23enne danese della Orica-BikeExchange, al suo primo centro stagionale, ha messo in fila il tedesco Nikias Arndt (Giant-Alpecin) ed il lussemburghese Jean-Pierre Drucker (Bmc), confermandosi uno dei talenti più limpidi per il prossimo futuro.

Quarto e migliore degli italiani Daniele Bennati (Tinkoff), nono Kristian Sbaragli (Dimension Data).

"È fantastico, è un grande sogno che diventa realtà", ammette Court Nielsen. "Sono io il vero sprinter della squadra, il nostro primo obiettivo è la classifica generale con Chaves e Simon Yates, poi ogni tanto ci proviamo ed oggi è andata bene".

Per l'Orica è il terzo squillo in questa Vuelta: "È anche il mio primo successo in un grande giro, non potremmo essere più felici. E ci riproverò a Madrid".

Un pò deluso Bennati, che nel finale non è riuscito a farsi largo nell'affollato sprint dopo aver rimontato tante posizioni. "Ma la mia priorità è portare Contador in maglia rossa a Madrid. Non sarà facile ma Alberto è uno che non molla mai", dice convinto l'esperto aretino.

Il leader resta però il colombiano Nairo Quintana (Movistar), al comando di una classifica che non fa registrare alcun sussulto. La tappa, sulla carta adatta alle ruote veloci, aveva comunque regalato la fuga al pronti e via.

Domani la 19^ e terz'ultima frazione della Vuelta 2016, una cronometro individuale di 37 chilometri con partenza da Xabia ed arrivo a Calp. Una corsa contro il tempo tecnica che strizza l'occhio agli specialisti, tra cui Froome e Contador.
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