Ciclismo, una pioggia di premi per Fabio Aru
Da una premiazione all’altra. Il trionfale 2015 di Fabio Aru sembra non finire mai. Dopo aver ricevuto il Collare d’oro (massima onorificenza conferita dal Coni) ed essere stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, giovedì sera Fabio Aru è stato premiato con l’anello del nuovo premio “Gazzetta Award: non come uomo dell’anno (era finalista assieme al vincitore Gregorio Paltrinieri e a Valentino Rossi), ma per la migliore “performance” del 2015: lui, con modestia, ha voluto ricordare il momento più bello, cioè la vittoria alla Vuelta, ma anche quello più difficile, la tappa del Mortirolo al Giro d’Italia.
Stamattina a Milano, nuovo premio, questa volta dalla Federciclismo che ha celebrato i propri 130 anni di vita con il tradzionale “Giro d’Onore”, alla presenza del presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Aru, che la scorsa settimana si era recato con i compagni ad Astana, la capitale kazaka, per la presentazione ufficiale del team in vista della stagione 2016, continuerà adesso ad allenarsi tra Lugano, dove vive, e il Piemonte, dove trascorrerà il Natale con la famiglia della fidanzata. Poi, finalmente, tornerà in Sardegna per proseguire la preparazione al caldo. Il debutto agonistico avverrà ai primi di febbraio, alla Vuelta Valenciana.
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