Quartu, Antonello Casiddu festeggia le nozze d'oro col calcio
Portiere e ora allenatore, oggi ha 60 anni, 50 dei quali trascorsi nel mondo del pallonePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Avrebbe voluto festeggiare in modo diverso i cinquantanni vissuti nel mondo del pallone. Antonello Casiddu, 60 anni a giugno prossimo, allenatore dei portieri del Quartu 2000, ha iniziato a giocare a calcio da bambino senza più fermarsi. Fa il vigile al Comune di Quartu e in questo periodo di emergenza è impegnatissimo nei controlli per le vie della città.
"Purtroppo il coronavirus non ci permette di coltivare le amicizie", esordisce Casiddu. "Ha cambiato il nostro modo di vivere. Non possiamo praticare sport, uscire con la famiglia o con gli amici. Le scuole sono chiuse e non possiamo stare vicino alle persone care di una certa età. Speriamo che questa disgrazia ci renda persone migliori".
E i suoi portieri? "Ho dato un programmino da svolgere a casa. Ma difficilmente i campionati potranno riprendere. Nei dilettanti non ci sono staff medici che possano garantire la sicurezza. Se non si dovesse ripartire? Annullerei la stagione e a settembre si inizia da zero, con nuova forza".
Casiddu è stato un grande portiere. Ha iniziato nelle giovanili dell'Is Arenas, poi il Sant'Elena sino all'esordio in Serie C. "Davanti a me c'era Stefano Vavoli, successivamente passato al Verona".
Terminata l'avventura con i quartesi, il trasferimento alla Tharros in D. Seguono le esperienze con Iglesias, Mandas e Castelsardo e Sinnai con compagni come Sergio Nocera, ex Cagliari, Tonio Diana e Paolo Arbau e l'ultima col Villasimius di Virgilio Perra. A 32 anni, la chiamata di Checco Fele, all'epoca allenatore del Sant'Elena, per allenare il portiere Michele Antinori. Accetta e inizia la nuova carriera. Poi, nel nuovo ruolo, Quartu 2000, Selargius, Sigma, San Francesco e Monastir Kosmoto.