Nuove polemiche travolgono il Mondiale in Qatar che prenderà il via domenica prossima.

L’organizzazione ha infatti annunciato che all’interno degli otto stadi che ospiteranno le partite non saranno vendute bevande alcoliche, con i tifosi che dovranno dunque rinunciare al rituale della birra da accompagnare al classico panino.

Apriti cielo. La retromarcia ha infatti gelato la Budweiser, marchio di proprietà del produttore di birra AB InBev e sponsor della Fifa, che aveva i diritti esclusivi proprio per vendere la birra ai Mondiali.

"Beh, questo è imbarazzante", ha twittato l’azienda commentando il divieto, salvo poi cancellare il post.

Ufficialmente l’azienda ha spiegato di “non poter procedere con gli allestimenti pianificati all'interno degli stadi a causa di circostanze al di fuori del nostro controllo", ricordando – magra consolazione - che non ci sarà invece nessuna limitazione per le bevande analcoliche.

"Non c'è alcun impatto sulla vendita di Bud Zero che rimarrà disponibile in tutti gli stadi della Coppa del Mondo del Qatar", ha fatto sapere lo sponsor. 

Meno diplomatica la Football Supporters Association (FSA) che criticato la tempistica della decisione di vietare la vendita di birra per la maggior parte dei tifosi: "Ad alcuni tifosi piace bere una birra durante una partita e ad altri no, ma il vero problema è l'inversione di marcia dell'ultimo minuto che mostra un problema più ampio: la totale mancanza di comunicazione e chiarezza da parte del comitato organizzatore nei confronti dei tifosi", si legge in una nota.

Altra polemica legata alle diverse abitudini alimentari di arabi ed occidentali riguarda la Spagna

Tra i prodotti “proibiti” che le delegazioni delle varie nazionali non potranno portare con sé nell’emirato ci sono infatti prodotti a base di carne di maiale.

I cuochi della nazionale iberica non potranno dunque utilizzare il jamón iberico de bellota, prosciutto pregiato tipico spagnolo, tradizionalmente inserito nella dieta dei calciatori in occasione di tornei lunghi, quali europei e – appunto – mondiali.

(Unioneonline/l.f.)

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