L'assemblea della Lega Serie A ha votato a favore del mantenimento del campionato a 20 squadre. Solo quattro club - ovvero Inter, Juventus, Milan e Roma – hanno votato a favore del nuovo format a 18, con 16 voti invece d'accordo nel rimanere a 20 squadre.

Nella stessa assemblea la Lega Serie A ha rivendicato il suo diritto di veto rispetto a eventuali riforme Figc che possano toccare anche il massimo campionato di calcio.

«La Lega Serie A, si legge in una nota, ha approvato nel corso dell’assemblea il proprio documento di indirizzo contenente le proposte di riforma del calcio italiano». Inoltre «è stata ribadita la assoluta necessità di mantenere nello statuto federale il diritto di intesa, così come nei principali sistemi calcistici europei».

«Il diritto di intesa è determinante. La Serie A deve potersi auto-determinare da sola. I problemi del calcio italiano non sono il passaggio a 16, 18 o 22 squadre», il commento del presidente del Cagliari Tommaso Giulini a margine dell’assemblea. «Questo – ha aggiunto il patron rossoblù motivano il no del club sardo al nuovo format – è un modello che oggi fa fatica ad essere sostenibile, abbiamo proposto un pacchetto di riforme e spero se ne parlerà presto, perché questa secondo noi è la via. Toglierci il diritto d'intesa solo per fare una riforma che rischia di essere fine a se stessa, e non incrementa la sostenibilità di un sistema, non è la via».

Dopo l’assemblea sono iniziate a circolare voci su possibili dimissioni di Giuseppe Marotta da consigliere federale. Al proposito Giulini afferma: «Non conosco queste voci, non è stata avanzata questa richiesta. Ritengo Marotta, come Galliani, uno dei migliori dirigenti degli ultimi decenni, quindi nel caso non mi avrebbe visto favorevole. Sicuramente andare oggi a rappresentare un'istanza solo con altre due squadre (Juventus e Milan, oltra all'Inter, ndr) di cambio del format, da 20 a 18, non affrontando i temi fondamentali non mi vede d'accordo. Ma non è per questo che avrei chiesto le dimissioni di qualcuno, tantomeno di Marotta».

Scettico anche il presidente del Torino Urbano Cairo: «In assemblea il clima è stato cordiale e senza toni alti, ma quella che hanno voluto fare è sembrata una Superleghina. L'altra era la Superlega, questa è la Superleghina», ha detto il numero uno granata.

«L'assemblea oggi ha confermato con una maggioranza schiacciante la volontà di mantenere il format a 20 - ha proseguito Cairo al termine dell'assemblea -. Anche perché se guardi i campionati più importanti d'Europa, quello inglese e quello spagnolo, hanno 20 squadre».

(Unioneonline/l.f.)

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