Termina con una sconfitta la seconda partita in Nations League per la Nazionale allenata dal ct Mancini.

Dopo il pareggio 1-1 del Dall'Ara contro la Polonia, gli azzurri perdono 1-0 contro il Portogallo.

Per il match a Lisbona il tecnico jesino cambia 9/11, scegliendo Donnarumma, Lazzari, Caldara, Romagnoli, Criscito, Cristante, Bonaventura, Jorginho, Zaza, Immobile e Chiesa.

I lusitani rispondono invece con Rui Patricio, Joao Cancelo, Pepe, Ruben Dias, Mario Rui, William, Neves, Pizzi, Bruma, André Silva e Bernardo Silva.

Nel primo tempo, dopo un inizio di studio, le due squadre provano a farsi male.

Ma mentre gli azzurri non riescono a rendersi realmente pericolosi, i portoghesi sfiorano il gol in almeno due occasioni.

La più nitida al 27’, quando Bernardo Silvia riesce a liberarsi per il tiro con Donnarumma fuori posizione, trovando però il salvataggio sulla linea di Romagnoli.

Cinque minuti dopo altro brivido: Rui mette dentro da sinistra, Cristante tocca con un piede, rischiando l’autogol. Il pallone, però, finisce sulla traversa.

Si va al riposo a reti bianche, ma i lusitani sembrano – e sono - più brillanti e a inizio ripresa affondano il colpo.

Lazzari perde un contrasto a centrocampo, Bruma raccoglie la sfera e si trova la strada spianata sulla sinistra. Palla in mezzo per André Silva che controlla e di sinistro batte Donnarumma per il vantaggio dei padroni di casa.

Poi è Bernardo Silva a liberare il tiro, ma Donnarumma vola a togliere la palla destinata all’incrocio.

L’Italia soffre troppo e allora Mancini prova a cambiare: fuori Criscito e dentro Emerson Palmieri.

Al 78’ Zaza stacca su corner, ma il suo colpo di testa finisce alto.

In chiusura Mancini toglie anche Cristante e inserisce Belotti.

Ma non c’è nulla da fare: l’Italia non riesce mai a impensierire veramente gli avversari e dopo 4 minuti di recupero il triplice fischio sancisce la prima sconfitta dell’era Mancini.

(Unioneonline/l.f.)

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