La salvezza come un mantra. Rafforzato dalla prestazione di Siena. “Noi dobbiamo portare la squadra alla salvezza: lo meritano i ragazzi, lo merita la società e lo meritano gli ultras che sono fantastici”. Parola di Roberto Occhiuzzi.

Tutti d’accordo che l’Olbia vista nelle ultime giornate del campionato di Serie C meriti di restare in Serie C. Anche al “Franchi” ieri, contro il blasonato Siena, i bianchi potevano conquistare più del punto concesso dal risultato finale, un 1-1 colto in rimonta e caratterizzato dal gol a freddo di Paloschi e dalla risposta nella ripresa di un monumentale Brignani.

Ma insieme alla sbavatura iniziale, che ha spianato la strada al vantaggio dei toscani dopo 1’ scarso, e all’inferiorità numerica per il rosso per doppia ammonizione rimediato da Bellodi – il peggiore dei suoi – a 10’ dalla fine, quando i galluresi premevano per il raddoppio dando la sensazione di potercela fare, fa riflettere la classifica.

All’indomani della 24ª giornata l’Olbia è terzultima con 20 punti, con la salvezza a 4 lunghezze di distanza. La situazione, dunque, non è cambiata, ma intanto c’è un turno in meno a disposizione per levarsi dalla zona retrocessione e tutte le grandi da affrontare all'orizzonte. Ecco perché non aver vinto a Siena, in un match dominato per larghi tratti sul piano del gioco e delle occasioni, sa di peccato mortale.

Non aver troppo tempo a disposizione per pensarci può essere un vantaggio: martedì sera al “Nespoli”, per il turno infrasettimanale, arriva la Fermana dell’ex Giandonato, imbattuta da sei turni in cui ha collezionato 3 vittorie e altrettanti pareggi. Pensare a ripetere la prestazione di Siena eliminando i due fatali errori – il gol preso a freddo e l’espulsione di Bellodi – potrebbe essere già un buon punto di partenza per ottenere in casa qualcosa di più del solito punticino.

 

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