Cinghie e bastoni, scontri tra tifosi. Il sindaco di Udine: «Pochi scalmanati hanno interrotto la festa»
Il primo cittadino se la prende con i tifosi che hanno invaso il campo a fine match arrivando a contatto con i supporter di casaL'invasione di campo (Ansa)
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«È stata una bella festa, poi sono bastati pochi scalmanati per dare un tocco di malinconia finale». È il commento a caldo del sindaco di Udine, Alberto Felice de Toni, al termine della partita con i partenopei neo campioni d'Italia. «Bastano pochi per distruggere molto, ma guardiamo al risultato: il Napoli ha vinto lo scudetto, la partita è stata corretta e la gran parte della tifoseria è stata positiva, guardiamo il lato chiaro, il lato oscuro purtroppo… Non possiamo farci niente…», ha concluso.
Il riferimento del primo cittadino è all’invasione di campo dei tifosi partenopei e al contatto che c’è stato con parte della tifoseria friulana, per fortuna comunque senza conseguenze di particolare rilievo. Anche se lcune decine di tifosi dell'Udinese sono entrati in campo con cinghie e bastoni correndo verso la folla di tifosi napoletani che a centinaia si erano stretti intorno ai propri beniamini. Sono seguiti tafferugli per alcuni minuti prima che le forze dell'ordine in tenuta antisommossa entrassero in campo e riuscissero a separare i pochi facinorosi dalla folla festante.