Prima il lampo, con le voci di dimissioni sempre più concrete, poi il tuono, che quelle voci le ha trasformate in realtà: Daniele Conti lascia il Cagliari, abbandonando il suo ruolo di coordinatore tecnico della Primavera e ogni altro incarico nel club del suo cuore. Lo fa in silenzio, senza nessuna dichiarazione, ma anche il silenzio del capitano per sempre fa rumore. Perché una storia lunga 23 anni, con la breve interruzione di un anno dopo l'addio al calcio giocato, anche allora doloroso e dopo una retrocessione, giunge al capolinea. Anche se il Cagliari e, forse, lo stesso Conti sperano che quelle strade, un giorno e neanche troppo lontano, possano ricongiungersi.

Genesi di una scelta

Sono stati giorni di riflessioni, per Conti. Che ha sofferto prima per la retrocessione del Cagliari, vissuta dalla panchina, e poi per il divorzio dall'amico di mille battaglie Alessandro Agostini. Un divorzio che ha scosso alla radice un'amicizia pluriennale, perché quell'addio, ma soprattutto i modi dell'addio, ad Ago non sono certo piaciuti. Conti, nell'intervista a L'Unione Sarda, si era preso la responsabilità della decisione. «Avevo deciso di cambiare già ad aprile». Ma quella scelta ha scatenato mille polemiche, anche tra i tifosi, che hanno ferito l'ex capitano. Che tutto può accettare, tranne le insinuazioni sulla sua integrità morale. Una ferita profonda, che non ha smesso di sanguinare per giorni. Conti ha iniziato a meditare su un possibile addio, nonostante portasse avanti il suo lavoro di coordinatore tecnico della Primavera, con la scelta di Filippi per la panchina e la chiamata di Pisano per il ruolo di vice. Poi, lunedì sera lo strappo. Conti, dopo essersi confrontato con i familiari e la società, ha deciso di fare il grande passo, inviando al club una mail in cui annunciava le sue dimissioni. Irrevocabili. Inutili i tentativi, nella notte, di fargli cambiare idea. Perché Conti, dopo aver deciso, non poteva più tornare indietro.

Il comunicato

Dopo l'ennesimo tentativo andato a vuoto, il Cagliari e il presidente Giulini si sono arresi. E, nel primo pomeriggio, il comunicato che nessun tifoso rossoblù avrebbe voluto leggere: «Il Cagliari Calcio comunica che Daniele Conti nella giornata di ieri ha rassegnato le proprie dimissioni da Coordinatore tecnico della Primavera». Il club ha ricordato: «Dal 2016, dopo aver indossato la maglia del Cagliari per 16 anni, Conti è entrato a far parte dell’Area Tecnica della Società. Le sue qualità umane, unite all’esperienza e al forte senso di appartenenza ai colori rossoblù sono state una risorsa preziosa, in particolare nella scoperta, crescita e valorizzazione dei giovani, che in lui hanno visto un’autentica guida». La chiusura è un augurio: «ll Club accoglie pertanto con rammarico le sue dimissioni, improvvise e dettate da ragioni personali, e nell’esprimergli un sentito ringraziamento per quanto fatto in questi anni, auspica di poter lavorare di nuovo insieme in futuro».

Aspettando Makoumbou

E per il futuro prossimo continua a lavorare il ds Stefano Capozucca. Che oggi seguirà la sfida dei preliminari di Champions tra i bielorussi del Soligorsk e gli sloveni del Maribor, dove gioca il prossimo rossoblù Antoine Makoumbou. Il congolese, classe '98, come da accordi sarà in campo nella sfida di questa sera per provare a superare il primo turno, ma poi raggiungerà Cagliari, dove lo aspettano le visite mediche e un contratto da quattro anni. E aspetta di conoscere il suo futuro anche Joao Pedro. Ieri quattro gol nell'amichevole contro la rappresentativa dilettanti, mentre il Galatasaray, dopo il lungo tira e molla, inizia a seguire con maggior insistenza la pista che porta allo spagnolo del Leeds Rodrigo. Sullo sfondo resta il Torino, unica vera alternativa, per il momento, ai turchi.

Alberto Masu

© Riproduzione riservata