Col cuore ancora in subbuglio per una retrocessione sanguinosa e diversi tasselli da fissare, in campo e sul mercato, ma con una voglia pazzesca di rivincita. E la consapevolezza di avere una marcia in più.

Inizia oggi a Como il campionato del riscatto per il nuovo Cagliari di Liverani (in tribuna per squalifica), che proverà subito a mettere il cappello sul torneo cadetto dopo aver rotto il ghiaccio con successo in Coppa Italia eliminando il Perugia.

Un battesimo di fuoco contro una squadra tecnica e scorbutica allo stesso tempo, ma che deve capire che cosa vuole fare da grande. E dopo Melchiorri (gol, assist e traversa otto giorni fa alla Domus), un altro ex attaccante sulla strada dei rossoblù, Cerri, che farà di tutto - c'è da scommetterci - per farsi rimpiangere.

L'evolversi del mercato e gli infortuni hanno - inevitabilmente - frenato e condizionato il lavoro di Liverani, costretto spesso a cambiare in corsa, senza, però, snaturare il blocco che ha in mente ormai da settimane e il tipo di mentalità, a prescindere quindi dal modulo e dagli interpreti.

RIFINITURA – Il fatto che si giochi alle 20.45 permette però al tecnico romano di avere un ultimo allenamento di riflessione, in mattinata, soprattutto per pesare l'autonomia di quei giocatori che si sono aggregati al gruppo soltanto nei giorni scorsi.

Sotto osservazione - manco a dirlo - Nandez e Rog, ma anche Desogus, protagonista sin dal primo giorno di ritiro ma costretto a fermarsi sul più bello del precampionato per un fastidio muscolare. Sotto i riflettori, invece, Luvumbo che ha "spaccato" il match col Perugia, scalpita e torna a Como per la prima volta da avversario (con più consapevolezza e qualche sassolino nella scarpa).

Dalla Coppa con furore anche Makoumbou, che si è preso il ruolo di regista e potrebbe tenerlo a lungo. Altare (pure lui squalificato) cederà il testimone al centro a Obert che, a sua volta, lascerà campo aperto a Carboni a sinistra.

IL CAPITANO – "Ho sensazioni positive”, ha detto ieri Liverani in conferenza stampa. “Emozioni? Non troppo, visto che non sarò in panchina. Sono curioso, perché la prima partita nasconde sempre delle insidie, ma mi rassicura aver visto un gruppo coeso. Poi, come sempre, saranno la prestazione e il risultato a dire la verità”. Quanto al capitano sarà Pavoletti, Deiola il suo vice.

IN CAMPO – Gli undici rossoblù a rompere il ghiaccio potrebbero essere pertanto Radunovic, Zappa, Goldaniga, Obert, Carboni, Nandez, Makoumbou, Viola, Pereiro, Pavoletti (ufficialmente capitano e favorito su Lapadula) più Luvumbo, attraverso il 4-3-3. Dall'altra parte Ghidotti, Iovine, Binks, Scaglia, Ioannou, Parigini, Baselli, Bellemo, Blanco, Cerri e Mancuso.

Quest'anno il Como vuole provare a uscire dall'anonimato, intanto deve già riscattare l'eliminazione dalla Coppa Italia. 

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