Chi sale: Nahitan Nandez

Il ruggito d’orgoglio del “leon”. Questa situazione in classifica lo logora, basta incrociare il suo sguardo tra uno strappo e l’altro per capirlo. E non si dà pace. Si è battuto e sbattuto sino a quando non ne aveva più, contro il Parma. Persino commovente la testardaggine con la quale provava a trascinare la squadra nei momenti di maggiore apatia del match. Gambe, polmoni, grinta, tanta di quella rabbia e un cuore grande così. Non avrà i colpi del campione e probabilmente nemmeno la qualità di chi può risolvere da solo le partite. Resta, però, un lusso per la Serie B alla quale si sta adattando mentalmente più di altri che dovrebbero averla nel dna. Il cartellino giallo in avvio di ripresa l’unico neo di una serata ineccepibile per intensità e spirito di sacrificio. Era diffidato, sarà squalificato e salterà la partita con la Ternana.

Chi scende: Elio Capradossi

C’è chi rimedia ai suoi errori, ma i disagi restano, e si trascinano da qualche settimana ormai. Le paratesse di Radunovic sono l’altra faccia della medaglia e ridanno credito al portierone serbo dopo qualche passaggio a vuoto. Non cancellano, però, le sbavature dell’ex difensore della Spal e la facilità con la quale prima Man (nell’azione del gol annullato) e poi Inglese (la Unipol Domus ancora trema) si sbarazzano di lui in velocità a mezzo metro dalla porta. Poi è vero che è quello che si prende più responsabilità là dietro (anche nella costruzione della manovra o, molto più semplicemente, nel cercare la spizzata di Pavoletti con lanci lunghi) e qualche situazione rognosa la risolve pure. Non trasmette più le certezze di un mese fa, però, e i suoi alti e bassi destabilizzano.

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