È il 30 marzo del 1994 e l’intera Sardegna sogna, tra lo stadio Sant’Elia e i divani di casa con i televisori sintonizzati su RaiDue.

Il Cagliari gioca una storica semifinale di Coppa Uefa contro l’Inter. Culmine di un’esaltante cavalcata che ha visto gli uomini guidati da mister Bruno Giorgi eliminare nell’ordine Dinamo Bucarest, Trabzonspor, Malines e Juventus, la Juve di Roberto Baggio e Trapattoni per intenderci.

La gara d’andata si gioca al Sant’Elia e i rossoblù scendono in campo con la seguente formazione: Fiori, Napoli, Bellucci, Villa, Firicano, Pusceddu, Sanna, Allegri, Matteoli, Valdes, Oliveira. Nella ripresa entreranno Criniti e Pancaro, entrambi a segno.

La telecronaca della partita in tv è affidata al gigante Bruno Pizzul. Il Cagliari va subito sotto al 6’ per effetto di un gol di Fontolan, ma a pareggiare ci pensa appena 5 minuti dopo Lulù Oliveira con un’autentica prodezza. Nella ripresa l’Inter passa ancora al 61’, ma gli ultimi 10 minuti di quella partita restano tra i più esaltanti nella storia del Cagliari. I rossoblù la ribaltano con due reti che non ti aspetti. All’81’ Criniti, entrato al posto di Max Allegri, di testa su cross di Napoli. E all’86’ tocca a Pippo Pancaro, entrato appena 3 minuti prima, battere Walter Zenga di sinistro su assist di Firicano.

Un trionfo che resta a metà, perché il Cagliari perderà 3-0 il ritorno a San Siro fallendo l’accesso in finale. Ma resta storica, indelebile nella memoria dei tifosi, la cavalcata europea del 1993-94. Così come quei dieci minuti finali con l’Inter che hanno fatto sognare un intero popolo.

(Unioneonline/L)

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