Italia in finale con due atleti legati alla Sardegna alle Olimpiadi di Tokyo nella 4x100 metri col tempo di 37''95, che è anche il nuovo record italiano (il precedente era 38''11) e quarto tempo tra gli otto delle squadre qualificate.

Il quartetto formato dall’oristanese Lorenzo Patta, dalla medaglia d’oro Marcell Jacobs, dal brianzolo di origine sarda Filippo Tortu e da Eseosa (detto Fausto) Desalu si è piazzato dietro Cina e Canada.

In finale, in programma per domani, correranno inoltre Gran Bretagna, Giappone e le ripescate Germania e Ghana.

Un risultato eccezionale per il gruppo manifestato nell’entusiasmo di Tortu: “Correre in staffetta con un campione olimpico è solo uno stimolo in più, però poi le sensazioni della gara ti danno più fiducia". "Sapevamo che potevamo giocarci la finale ed eravamo qui per questo - ha aggiunto lo sprinter – Era anche giusto non porsi limiti e non lo abbiamo fatto. Volevamo arrivare alla fine, eravamo sicuri di potercela fare. Ora dobbiamo recuperare perché con questo caldo sembra che abbiamo fatto un 400 a testa”.

"Siamo scesi in pista con un grande spirito di squadra e penso che ce la possiamo giocare – il commento di Macell Jacobs -. Daremo il massimo, anche se oggi le condizioni non erano ottimali e non mi sono sentito al 100%". E sarà proprio lui, come ha annunciato Giovanni Malagò, presidente del Coni, il portabandiera dell’Italia alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi.

Grande gioia anche da parte di Eseosa Desalu e dell'esordiente Lorenzo Patta: "Un'emozione indescrivibile - ha ammesso il primo - non mi è mai capitato di correre con un campione olimpico, ma anche su Filippo e Lorenzo che non ha tradito le aspettative. Posso dire che abbiamo ancora molto margine". "Ero abbastanza tranquillo - ha concluso il giovane Patta, classe 2000 - invece questa mattina avevo un po' d'ansia. In pista ero carico per fare una bella frazione e penso di avercela fatta".

(Unioneonline/s.s.)

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