Conto alla rovescia per la cerimonia di apertura dei giochi di Tokyo 2020, e nonostante l’ennesima tegola arrivata nelle ultime ore sulla competizione, e cioè la rimozione di Kentaro Kobayashi, il direttore artistico, dopo che i media locali hanno rispolverato una sua performance artistica fatta ben 23 anni fa e in cui si lasciava andare a una battuta antisemita.

Mentre i contagi tra persone legate ai Giochi avvicinano quota 100 è dunque tutto pronto per l’evento, che domani alle 13 ora italiana farà alzare il sipario sulla manifestazione.

Cerimonia a porte chiuse, come del resto saranno le gare, e una scaletta concepita per accorciare i tempi e ridurre al minimo le occasioni di contagio.

Ci sarà l’imperatore Naruhito ma niente applausi, perché ad accompagnare lo spettacolo sarà, purtroppo, il vuoto degli spalti e il silenzio delle porte chiuse.

"Ancora non è stata presa la decisione definitiva" circa la delegazione italiana, ha spiegato nel viaggio verso Tokyo il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Non tutti gli atleti, infatti, potranno essere presenti proprio per le logiche di contenimento dei contagi da Covid19.

Si procederà con i nomi dei Paesi nella lingua di casa, per cui gli azzurri sfileranno per diciottesimi e con Paola Egonu nel gruppo degli otto che porteranno la bandiera olimpica.

Il governo italiano sarà rappresentato dalla sottosegretaria allo sport, Valentina Vezzali. Per gli Stati Uniti, invece, sarà presente la first lady Jill Biden. Dalla Francia arriverà Emmanuel Macron, pronto a raccogliere il testimone verso Parigi 2024.

(Unioneonline/v.l.)

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