Per molti è la più grande ginnasta di sempre, insieme a Nadia Comaneci: Simone Biles saluta le Olimpiadi di Tokyo 2020 con un bronzo e tanti applausi. 

La campionessa statunitense della ginnastica artistica, che aveva rinunciato alle precedenti prove per i "demoni" della sua testa, ha preso parte a quella conclusiva, la trave, giungendo terza tra gli applausi dei presenti.

L’oro è stato conquistato dalla cinese Guan Chenchen, argento alla connazionale Tang Xijing.

"Non siamo solo spettacolo, parliamo di più del problema della salute mentale degli atleti. E siccome non siamo più bambini, ora che siamo cresciuti possiamo farlo da soli. Siamo umani, anche se ci dicono di continuo: 'Devi farcela'. E siccome non siamo più bambini, è venuta l'ora in cui a parlarne siamo noi, non gli altri", ha dichiarato l'atleta americana nella conferenza stampa dopo la gara.

"Non pensavo di prendere una medaglia: ho gareggiato solo per me stessa, e questa gara vale tutto il mondo", ha aggiunto.

I demoni di Biles si chiamano "twisties", ha confermato lei stessa, spiegando che si tratta di una improvvisa dissoluzione del senso dello spazio, accompagnata all’incapacità di mantenere il controllo del proprio corpo durante le manovre aeree. 

"Ho scelto di gareggiare nella trave perché non ci sono quelle capriole per le quali perdo la sensazione del mio corpo, e rischio di schiantarmi", ha concluso. 

(Unioneonline/F)

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