La ginnasta americana di origini asiatiche Sunisa Lee, medaglia d'oro nell’all-around la scorsa estate a Tokyo, ha raccontato di essere stata recentemente vittima di un episodio razzista.

Ha spiegato che lei e i suoi amici si trovavano a Los Angeles e stavano attendendo che arrivasse l’auto di un servizio di noleggio conducente, quando alcune persone a bordo di una vettura le hanno rivolto insulti razzisti per poi spruzzare lo spray al peperoncino. Per fortuna l’atleta è stata colpita solo sul braccio.

"Ero così arrabbiata, ma non c'era niente che potessi fare perché sono fuggiti subito dopo", ha dichiarato la diciottenne di discendenza Hmong.

Secondo i dati dell'Fbi, negli Stati Uniti si sta registrando un aumento degli episodi di violenza contro le persone di origine asiatica nel 2020.

Lee non è la prima atleta a subire insulti razzisti. Ad aprile, Sakura Kokumai, cittadina americana di origine giapponese impegnata nel torneo olimpico di karate, è stata presa di mira mentre si stava allenando in un parco in California da un uomo che l'ha insultata. 

Anche la campionessa olimpica di snowboard, Chloe Kim, ha raccontato di essere bersaglio degli hater ogni giorno per le sue origini sudcoreane. 

(Unioneonline/F)

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