Niente meeting della Diamond League a Eugene, la “casa” del suo sponsor Nike. Marcell Jacobs, fresco della gloria olimpica e ancora con il fuso orario post-Giappone da smaltire, ha deciso di fermarsi. E con una storia Instagram in cui si è concesso a qualche domanda dei suoi fan, ha dato appuntamento al 2022 a chi gli ha chiesto quando sarebbe tornato in pista.

Saltano, quindi, le possibili presenze anche nelle riunioni di settembre a Bruxelles e a Zurigo, con relativi ricchi ingaggi.

L'olimpionico preferisce fermarsi e fare il punto della situazione con il suo manager Marcello Magnani, arrivato a Roma proprio per discutere del futuro del suo assistito, che si annuncia comunque ricco di opportunità per chi ha appena vinto l'oro dei 100 e nella staffetta alle Olimpiadi.

L'immagine con cui Jacobs ha annunciato del suo rientro in pista nel 2022\u00A0(foto Instagram)
L'immagine con cui Jacobs ha annunciato del suo rientro in pista nel 2022\u00A0(foto Instagram)
L'immagine con cui Jacobs ha annunciato del suo rientro in pista nel 2022 (foto Instagram)

Ieri Jacobs si è concesso una sgambata al “Paolo Rosi”, la prima dopo il rientro da Tokyo e i festeggiamenti in un locale di Ponte Milvio e in un altro in pieno centro di Roma (molto amato anche dai calciatori giallorossi), durante la quale ha verificato che persistono quei problemi alla cartilagine di un ginocchio di cui aveva parlato dopo il successo nella staffetta.

Essendo Marcell un perfezionista e sentendosi anche un po' scarico dopo le fatiche e le emozioni olimpiche, il campione ha preferito dare forfait piuttosto che rischiare brutte figure nel meeting della “casa madre” e nella città che l'anno prossimo ospiterà i Mondiali (e che rispetto all'Italia è nove ore indietro, quindi con altri problemi di fuso orario di cui tenere conto) e poi su ribalte prestigiose come il “Van Damme” e quella di Zurigo. 

Il tecnico Paolo Camossi è stato d'accordo con lui ed è stato deciso di rimandare tutto al 2022, anno in cui l'olimpionico, come ha anticipato sull'aereo che lo stava riportando in Italia, si cimenterà un paio di volte anche sui 200 metri "tanto per vedere come va". Ma è chiaro che Jacobs ha già nel mirino i Mondiali di Eugene, dove vuole andare a ribadire in faccia agli americani, che hanno messo in dubbio le sue prestazioni, che il migliore è lui, l'azzurro nato in Texas ma italiano al 100%.

Intanto è pronto a godersi il Gp d'Italia a Monza, dove è stato invitato. La formula uno è, insieme al basket Nba (ieri Marcell girava in canottiera “purple” dei Lakers), la sua passione di tifoso.

(Unioneonline/v.l.)

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