Da quindici anni corre, nonostante il suo handicap fisico, dapprima grazie agli amici, e ora a suo figlio.

Gabriele Pianu, 61 anni, di Masullas, non si è fatto fermare dalla sua condizione di non vedente. Proprio per questo è stata ancora più speciale la sua partecipazione alla staffetta della "Diagonale Sarda", per raccogliere fondi per l'acquisto di un cane-guida per un'atleta non vedente di Sassari.

Pianu, che è stato anche alla maratona di New York e negli ultimi anni si allena e corre legato al figlio Andrea Pianu, di 32 anni, ha percorso 18 chilometri da Arcidano a Guspini, sostenuto anche da Andrea, nella "Diagonale Sarda": La corsa è una staffetta fra amici podisti, che corrono con lo scopo di divertirsi, e ha anche un fine solidale. In Sardegna si svolge da Porto Torres a Cagliari, ed è parte dell'impresa nazionale "Diagonale-Giro d'Italia".

Racconta Gabriele Pianu: "Mi sono alternato nei 18 chilometri, prima legato ad Andrea, poi alla dottoressa Antonella Meloni, promotrice della manifestazione nell'Isola. Con noi anche l'ipovedente Emanuele Columbu di Arcidano. Una staffetta speciale per un atleta come me, che ha fatto dello sport un'occasione di riscatto. E chi, meglio di me, può testimoniare l'importanza di un cane-guida per un non vedente. Finora ho trovato sempre persone alle quali legarmi, ma in futuro anche io potrei avere bisogno di un cane".

"Correre con mio padre - spiega suo figlio Andrea - è regalare libertà a lui e regalarmi un piacere indescrivibile: questo è quello che si prova a condividere la strada con mio padre. Averlo fatto per un evento come la Diagonale Sarda, il cui scopo era strettamente legato al suo mondo, è stato come aver ricevuto un regalo".
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